Nuovi spazi per il Laboratorio Leap (energia e ambiente) del Tecnopolo di Piacenza, nella sede ex Officina trasformatori presso la Centrale Emilia. Il laboratorio è uno dei due centri di ricerca che danno vita al Tecnopolo di Piacenza ed è parte della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.
Il Leap è attivo nel settore energetico-ambientale, realizza progetti di ricerca, eroga consulenze e servizi, esercita azioni di trasferimento tecnologico sia per l'industria sia per enti pubblici. Inoltre, il laboratorio svolge attività sperimentali e prove su impianti e sull’ambiente, organizza corsi di formazione e iniziative di divulgazione scientifica.
La struttura è stata inaugurata oggi dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, con il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il rettore dell'Università Cattolica del Sacro CuoreFranco Anelli, il rappresentante del Politecnico di Milano, il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, l’economista Giacomo Vaciago e nonché il presidente del Consorzio Leap Stefano Consonni.
“Questo Tecnopolo- ha commentato Palma Costi– rappresenta una scommessa dalle grandi potenzialità. Un centro qualificato a vocazione ambientale che rafforza gli obiettivi che ci siamo dati con il Nuovo piano energetico regionale, con un duplice obiettivo: aumentare le fonti alternative e creare opportunità di crescita per le imprese green. Quello di oggi, è il quarto Tecnopolo che inauguriamo nell'arco di dieci giorni dopo Parma, Ozzano, Forlì-Cesena. Ciascuno con una vocazione dedicata e diversi settori di applicazione, a dimostrazione che vogliamo mettere a sistema le reti che lavorano su innovazione, ricerca e tecnologie per puntare sulle nostre eccellenze a beneficio di tutta l’Emilia-Romagna”.
Il Tecnopolo di Piacenza
Gli enti promotori del Tecnopolo di Piacenza sono il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Comune di Piacenza col supporto della Camera di commercio di Piacenza e la Fondazione Politecnico di Milano. Iltotale degli investimenti in infrastrutture ammonta a 6,6 milioni di euro di cui 4,6 milioni con risorse della Regione. Mentre per quanto attiene gli investimenti in attrezzature e in programmi di ricerca investimenti le risorse complessive messe in campo sono di 4,8 milioni di euro, di cui 2,4 dalla Regione.
Nella sede di Casino Mandelli ha sede il laboratorio Musp dove sono si svolgono ambiti di ricerca con impatto sui settori di sul manifatturiero, beni strumentali per l'industria e macchine utensili, sulla configurazione e gestione di sistemi integrati di produzione, precision engineering, progettazione avanzata, applicazioni industriali di materiali e processi tecnologici innovativi studi di settore, tutela della proprietà intellettuale, tecnologie di produzione per il settore aeronautico, analisi economica e di benchmarking del comparto industriale di riferimento (beni strumentali per l’industria).
Nella sede ex Officina trasformatori, dove ha sede il Leap, gli ambiti di ricerca riguardano generazione di energia termica ad alta efficienza; energia da biomasse, rifiuti e residui; termoidraulica di componenti di impianti nucleari; tecnologie per utilizzo combustibili fossili e cattura co2; energie rinnovabili o assimilate. Mentre l’impatto riguarda i settori dei costruttori e utilizzatori di contatori di calore, gestori di impianti di generazione e distribuzione di calore; costruttori di caldaie, industrie elettriche e aziende petrolifere; la generazione elettrica e della chimica di processo; Oil&Gas che operano addolcimento di gas naturale; università, centri di ricerca e società di ingegneria che utilizzano simulazione impiantistica nonché pubbliche amministrazioni che si occupano della gestione e/o controllo della qualità dell’aria.
La rete dei Tecnopoli in Emilia-Romagna
Si tratta di una rete di infrastrutture, dislocate in 10 sedi nel territorio dell’Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività, servizi e strutture per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico. Sono promossi dalla Regione Emilia-Romagna insieme a università, enti di ricerca ed enti locali.
Nei 10 tecnopoli trovano spazio 37 laboratori di ricerca industriale collegati a 11 centri per l’innovazione, che coinvolgono circa 1.600 ricercatori, di cui 560 nuovi giovani ricercatori.
Il valore complessivo degli investimenti è pari a oltre 240 milioni di euro, di cui 68 milioni per le infrastrutture, 48,8 milioni per le attrezzature scientifiche e 123,6 milioni per i contratti dei nuovi ricercatori. In totale il contributo regionale è di 141 milioni di euro, di cui 94 milioni dal Programma Fesr e 43 milioni da altre risorse regionali, mentre 90 milioni di euro provengono da università ed enti di ricerca e 14 milioni di euro dagli enti locali.