La proposta: “Una fiera del lesso, tradizione contro globalizzazione del cibo”

"Salviamo il lesso!". È questa l’appello urlato a gran voce da Giampaolo Maloberti, presidente del consorzio “La Carne Che Piace”, che commenta a malincuore gli ulteriori dati al ribasso del consumo di carne in Italia: "Basta falsi miti! La carne, mangiata nella giusta misura, fa bene, è alla base di un’alimentazione equilibrata e sana. L’elevato apporto proteico, nonché di minerali come ferro e zinco, è il principale vantaggio nutrizionale di bovini, suini e derivati. Inoltre, apporta vitamina B12, irreperibile negli alimenti vegetali ed essenziale durante tutte le fasi della vita".

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Maloberti si concentra in particolar modo sul carrello dei bolliti tipico della cucina piacentina: "Il lesso è il simbolo del nostro territorio, esempio di storia e qualità.  Le politiche allarmistiche condotte da certe organizzazioni, appoggiate dall’Unione Europea che vorrebbe portare sulle nostre tavole cimici e cavallette, sono mirate ad  eliminare questa tradizione, incentivando la globalizzazione alimentare". "Guai a dimenticarsi del lesso: è un piatto popolare, che simboleggia le nostre radici culinarie e agricole, riportando alla memoria l’infanzia, i pasti domenicali con la famiglia", per questo rilancia un’idea risalente a qualche anno fa: "Nel 2014 proponemmo "Al dè d’al less”, una giornata negli istituti alberghieri per conoscere la filiera della carne e valorizzare l’agroalimentare piacentino, tra i sapori e le testimonianze della nostra terra. Perché le istituzioni non prendono esempio, organizzando una Fiera del Lesso anche a Piacenza?".