Dal Day Hospital al Day Service: “Esami in tempi brevi e diagnosi efficienti”

Nell’ambito delle linee di indirizzo sanitario nazionale, l’Emilia Romagna ha previsto una riorganizzazione dei Day hospital oncoematologici in Day service, che dovrà avvenire in tutto il territorio nei prossimi mesi ed essere definitivamente operativo dal 1 gennaio. L’azienda Usl di Piacenza ha cominciato a lavorare sull’argomento dalla primavera scorsa, quando è stata emanata la circolare specifica da parte della Regione, in modo da prendere confidenza con le nuove pratiche. Il reparto di Ematologia, diretto da Daniele Vallisa, è stato tra i primi a partire con l’impiego dei Day service ambulatoriali (DSA).

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Ma che cos’è il Day Service?  Il Day Service è un servizio che offre un "pacchetto" di prestazioni specialistiche ambulatoriali gestite dal Medico Specialista Ospedaliero e che vengono effettuate in un breve arco di tempo. Una soluzione che permette all'utente di evitare quei lunghi tempi di attesa che spesso si interpongono tra la richiesta del Medico di Medicina Generale e l'effettuazione di ogni singola prestazione.

In altre parole il paziente con sospetto di diagnosi importante viene inviato dal medico curante al Day service. Qui viene preso in carico da uno specialista, il quale si può avvalere sia di altri colleghi che di tecniche e strumentazioni diagnostiche di vario tipo. Le prestazioni vengono fatte nell'arco di poche ore, per cui il paziente esce dall'ambulatorio con una diagnosi certa e una cartella clinica ambulatoriale da portare al medico curante per il prosieguo della terapia domestica. Non è più necessario, in questo modo, il ricovero in Day Hospital.

“Per il cittadino non cambia nulla, sarà sottoposto ai medesimi esami e alle visite specialistiche di prima – spiega Vallisa – anzi, una volta che il sistema sarà rodato saranno migliorati i collegamenti tra i vari reparti e tra i vari medici specialisti. Un dialogo tra le varie anime della struttura ospedaliera che sarà reso ancora più efficiente dai sistemi informatici che governeranno il nuovo sistema. E’ proprio questo il fiore all’occhiello di questa riforma”.

I reparti di Oncologia ed Ematologia, infatti, saranno dotati di un software a supporto dei medici, in grado di agevolare il loro lavoro. Un programma per la gestione di tutte le informazioni cliniche del paziente sia correnti che storiche.

“Con questa nuova gestione informatica dei dati del paziente i vari medici dovranno registrare tutti gli esami effettuati, i medicinali prescritti e quant’altro. Dati che saranno inviati a un database regionale il quale raccoglierà tutte le informazioni provenienti dalle varie aziende sanitarie locali. Questo ha più di un vantaggio: da una parte l’attività di ogni medico sarà monitorata, e male non fa, dall’altra il servizio sanitario regionale sarà in grado di avere una visione d’insieme riuscendo a capire come lavorano le varie Ausl, quali sono i procedimenti comunemente adottati, quali le particolarità di ogni singolo medico”.