Nei giorni scorsi, la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, attraverso una lettera alle amministrazioni locali dell’Emilia Romagna, ha manifestato una forte preoccupazione in seguito alla notizia della concessione di un nulla osta alla costruzione di nuovi termivalorizzatori-inceneritori nella provincia di Modena. In particolare, i medici si riferiscono "agli eventuali impatti negativi sulla salute delle popolazioni residenti a causa della immissioni nell’aria dei fumi derivanti dall’incenerimento dei residui urbani".Il presidente Boiardi ha risposto oggi alla Federazione facendo il punto della situazione nella nostra provincia: "Sul territorio della provincia di Piacenza è attivo il solo termovalorizzatore di Borgoforte, autorizzato per una potenzialità di 120.000 tonn/anno. Si tratta di un impianto di recente costruzione, dotato di efficienti sistemi di abbattimento per la riduzione delle emissioni di particolato e di gas acidi e di rilevatori in continuo per il controllo degli inquinanti. Sono inoltre effettuate campagne di rilevamento per il monitoraggio delle emissioni di alcune classi di inquinanti quali metalli, diossine e benzofurani, nonché determinazioni sulla qualità delle deposizioni al suolo. La potenzialità autorizzata copre, per oltre il 90%, il fabbisogno dell’intera Provincia; per la quota restante si prevede di sopperire, in tempi brevi, con l’incremento della raccolta differenziata.Questa Amministrazione è in procinto di rilasciare l’autorizzazione integrata ambientale che, confermando l’attuale potenzialità dell’impianto, imporrà l’adozione di misure specifiche per la riduzione delle emissioni, in specie per quelle degli ossidi di azoto.Confermiamo pertanto che questa Amministrazione non ha nei suoi obiettivi sia un aumento della potenzialità del termovalorizzatore sia la realizzazione di una terza linea di incenerimento, ipotesi a suo tempo ventilata da ambienti esterni all’Amministrazione stessa. Nel contempo, attendiamo con grande interesse le risultanze dell’indagine finanziata dalla Regione per l’approfondimento delle problematiche igienico-sanitarie relative all’incenerimento dei rifiuti urbani ed assimilabili".