Gli interventi di consolidamento in montagna – quelle sistemazioni e messe in sicurezza di aree colpite dal progressivo fenomeno di dissesto idrogeologico che in autunno rischiano grosso e che comportano un’opera di manutenzione capillare dei territori appenninici – sono diventati uno degli antidoti indispensabili per scongiurare l’abbandono delle terre alte e favorire al contempo un insediamento duraturo delle comunità locali che ancora vi sono insediate. Il Consorzio – che negli ultimi mesi è stato impegnato a fornire quotidianamente risorsa irrigua per le colture tipiche del Piacentino e al comparto agroalimentare in genere – non ha dimenticato i lavori per la difesa idrogeologica all’interno del proprio comprensorio e a supporto delle amministrazioni locali; in quelle zone montane fatte di piccoli comuni che contano alcune centinaia di residenti divenuti veri e propri custodi di patrimoni paesaggistici di straordinario valore; a Corte Brugnatella, per esempio, in alta Val Trebbia al confine con la Liguria – dove il Trebbia incontra il torrente Aveto – i tecnici del Consorzio hanno provveduto alla regimazione idraulica di un rio, il Rio Croso in località Cornareto, che poteva creare ancora criticità notevoli alla collettività. I drammatici eventi alluvionali del 14 settembre dello scorso anno avevano infatti compromesso notevolmente la stabilità delle sponde del corso d’acqua naturale con conseguenti effetti di straripamento incontrollato causa di allagamenti anche delle abitazioni limitrofe e della Strada Statale n° 45, situata proprio a valle del rio. Il coordinamento dei lavori di progettazione, sistemazione e della messa in sicurezza sono stati effettuati dai tecnici Edoardo Rattotti (progetto, rilievo e direzione lavori), Maria Pia Magno (progettista e calcoli idraulici) e Deborah Federici (Rilievi e disegni dell’opera) in collaborazione con l’impresa Covati.