Il ricordo di Prospero: “Le sue immagini testimoniavano più di ogni parola”

La serata di sabato 8 ottobre all'Auditorium Sant'Ilario e Piacenza ha visto grande partecipazione di pubblico. La sala piena ha ascoltato le testimonianze dei vari relatori, accomunate da un'emozione viva e da un'empatia accesa nei confronti di Prospero Cravedi. Dopo un'introduzione molto personale di una commossa Elisabetta Paraboschi, il Sindaco Paolo Dosi ha aperto la serata: “Il ricordo di Prospero è un vero e proprio ricordo di vita e la vostra partecipazione stasera ne è una conferma. Il suo vivere la vita appieno è testimoniato dalle sue foto, la sua persona è ancora viva e attraverso i suoi scatti ci trasmette una vita che è il ricordo di ognuno di noi.” Il ricordo dell'ex caporedattore di Libertà Alberto Agosti ripercorre gli inizi di Prospero Cravedi come fotografo, ma anche del suo personale inizio a Libertà, evidenziando l'impegno di Cravedi per inserire immagini sul giornale quando ancora non era comune farlo.

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“Ricordo agli inizi degli anni '60 un'intera pagina di Libertà completamente dedicata alle fotografie di Cravedi di un tremendo nubifragio appena avvenuto. Le sue foto testimoniavano l'evento oltre ogni possibile parola e con questa scelta ha insegnato a tutti quanto la cultura dell'immagine sia importante per l'informazione” Gentilotti e Lambri hanno ricordato un Cravedi prima di tutto Maestro e amico, tra ricordi lavorativi e personali che si sono susseguiti con naturalezza ed emozione. “A me piace pensare che buona parte delle sue foto siano figlie del suo servire civico, del suo essere veramente un cittadino impegnato nel sociale” afferma Lambri riguardando gli scatti delle manifestazioni durante gli anni di piombo Di questo suo essere nella storia ha parlato anche Mauro Ferri, direttore di Piacenza Sera, che ha evidenziato la grande attenzione di Cravedi per le nuove tecnologie, raccontando aneddoti del lavoro con Prospero degli ultimi anni, tra ipad, cellulare e nuove tecnologie, e ricordando sue riflessioni uscite proprio sul quotidiano online nel 2012 sull'eredità del fotogiornalismo.

Matteo Zangrandi, presidente del Reparto Agitati – Alta Sorveglianza, riflettendo sull'attenzione di Cravedi verso l'altro, verso la società tutta, introduce Don Maurizio Mogherini legato al progetto Africa Mission – Cooperazione e sviluppo che ha visto Cravedi impegnato per anni: “Prospero è stato i nostri occhi, perché ci ha fatto vedere tanta parte di mondo che altrimenti non avremmo conosciuto. Prospero è stato la voce degli ultimi, raccontando l'Africa, un paese che aveva davvero nel cuore.” Un altro ritratto dell'umanità di Prospero è stato dato da Giuseppe Spiaggi, organizzatore delle Staffette della Pace, dell’Amicizia e della Solidarietà, che ha sottolineato la grande emozione che ancora trapela dalla grande quantità di foto che ci sono rimaste di 22 anni di viaggi in giro per il mondo. Un ultimo commosso ricordo – in conclusione – è stato quello del figlio Gianni, che si è detto felice della serata e si è augurato che in futuro possano essere tante le iniziative per parlare di Prospero, delle sue fotografie e della storia che ha raccontato e rappresentato.

Lo stesso Gianni ha regalato al pubblico uno spezzone di un video inedito realizzato da Prospero durante lo sciopero generale del ‘73. “Siamo felici della serata, dell’alta partecipazione del pubblico e della qualità degli interventi.” Affermano gli organizzatori del “Reparto Agitati“ “Vista la buona riuscita di questo evento ci auguriamo di poterne organizzare altri per valorizzare lo straordinario lavoro di Prospero Cravedi”