Un vasto giro di spaccio: eroina la droga, minorenni i clienti. Due arresti

Era il marzo 2015 quando una ragazzina di 17 anni fuggì dalla sua abitazione di Villanova d’Arda facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri del posto, fortunatamente, la trovarono pochi giorni dopo. La giovane stava bene ma quello che dichiarò ai militari creò un allarme immediato: “Mi sono allontanata per andare a comprare dell’eroina, ero in crisi d’astinenza”. A 17 anni, in crisi d’astinenza da eroina. I carabinieri non potevano soprassedere e hanno subito chiesto alla giovane di raccontare la propria storia. La 17enne spiegò di fare uso di hashish da quando aveva 15 anni, era il suo fidanzatino ad acquistare la droga. Poi, dopo un paio di anni l’hashish iniziò a non bastare più e con il suo ragazzo iniziò a fare uso di eroina. Il fidanzato se la iniettava in vena, lei la fumava. Ma era sempre lui a effettuare gli acquisti e dopo poco tempo la ragazza iniziò ad essere impaziente, non poteva più aspettare che il suo compagno andasse a comprare la sostanza e la venisse a trovare per consumare insieme la droga. No, iniziò ad avere necessità di consumarla quando voleva e per questo motivo decise di rendersi “indipendente”. Fu a quel punto che sentì parlare di due fratelli rumeni, residenti a Fiorenzuola, S.K.P di 26 anni e G.P. di 22 anni. Da loro iniziò a comprare eroina.

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A quel punto, dopo aver ascoltato la storia, i carabinieri di Villanova presero subito contatti con i colleghi di Fiorenzuola e insieme iniziarono le indagini su questi due personaggi, già noti alle forze dell’ordine sia come consumatori, sia come spacciatori.

Durante l’inchiesta i militari hanno alzato il sipario su un sottobosco semplicemente spaventoso. Hanno scoperto che questi due rumeni, dopo essersi riforniti nelle campagne lodigiane, vendevano la droga, eroina compresa, a una cerchia di clienti molto vasta, composta da un numero inquietante di minorenni. Minorenni che non si limitavano allo spinello, ma che già fumavano eroina. I due spacciavano principalmente nel garage dell’abitazione in cui vivevano insieme ai genitori. Ma non solo, vendevano davanti alle scuole e persino davanti al Sert di Cortemaggiore. Difficile conteggiare il numero di avventori, ma è l’età che ha davvero spiazzato gli investigatori: “Durante le indagini abbiamo conosciuto giovani distrutti dall’eroina e famiglie disperate – commenta il comandante dei carabinieri di Fiorenzuola Emanuele Leuzzi – a questi ragazzi vogliamo consigliare di rivolgersi a noi. Sono ancora giovani e si possono ancora salvare. La ragazzina da cui tutto è partito oggi sta meglio, ha un nuovo ragazzo e una nuova vita. Potete uscirne e dovete farlo per il vostro bene”.

Da questo punto di vista subentra anche l’annosa questione delle droghe leggere, per qualcuno trampolino di lancio verso sostanze ben più pesanti: “E’ stata proprio la 17enne a confessare che a un certo punto l’hashish non le bastava più, era assuefatta e non le dava più soddisfazione. Quindi sì, anche le droghe leggere non vanno sottovalutate”.

Nella giornata di ieri i due fratelli sono stati arrestati con l’accusa di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, aggravato dalla minore età dei clienti. Spacciatori senza scrupoli che ora si trovano al carcere delle Novate.