Più di trecento persone hanno partecipato oggi all’evento creato – oltre che dall’Istituto Toniolo, proprietario del maniero – dal Comune di Alseno e dalla Banca di Piacenza con l’apertura del palazzo vanvitelliano Sforza Fogliani a Castelnuovo di Alseno. Per cercare di accontentare tutti i richiedenti, il Comune di Alseno e laBanca di Piacenza con l’Istituto Toniolo hanno deciso di replicare l’evento domenica prossima. Durante la giornata si sono susseguite numerose visite guidate a cura del prof. Alessandro Malinverni e del prof. Carlo Mambriani (Università di Parma). Dal canto suo l’esposizione di interessanti (ed anche curiosi) documenti dell’archivio di famiglia sono stati esposti in apposite bacheche ed illustrate dalla dott.ssa Daniela Morsia (Biblioteca Passerini Landi), da tempo studiosa della figura di Corrado da Fogliano – Governatore di Piacenza in nome di suo fratello ex matre Francesco Sforza costruttore del Castello sforzesco di Milano e sepolto nel deambulatorio del Duomo del capoluogo lombardo insieme al fratello – nonché delle vicende della famiglia.L’evento, proseguito per tutta la giornata, ha preso il via alle 10 nella chiesa costruita, a lato del palazzo, da Giovanni Sforza Fogliani, viceré di Sicilia per diciotto anni e sepolto nella chiesa stessa unitamente alla duchessa Clelia Sforza Fogliani, con la quale questo ramo della famiglia si è estinto nel 1925. Alle autorità ed ai numerosi presenti (con numerosi Sindaci della zona e con il Presidente del C.d.a. della Banca di Piacenza dott. Nenna accompagnato dal condirettore dott. Coppelli, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, originario di Alseno, ed i Comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Leuzzi e Botti) attratti da quella che è stata la prima apertura ufficiale ai visitatori del grandioso palazzo ha rivolto un iniziale saluto il Sindaco di Alseno geol. Davide Zucchi, che ha appoggiato e promosso l’evento. I proff. Malinverni e Mambriani hanno poi per sommi capi illustrato il palazzo e la dott.ssa Morsia ha anticipato alcune notizie sulla mostra documentaria allestita nel castello sulla base di documenti dell’archivio di famiglia. Da ultimo, ha ringraziato i presenti il Presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Cav. Lav. Corrado Sforza Fogliani, anche quale capofamiglia Sforza Fogliani come rappresentante anziano del ramo tuttora in essere e distintosi nel cinquecento rispetto a quello stabilitosi a Castelnuovo Fogliani ed estintosi nel secolo scorso, come già detto. È poi iniziata la prima visita guidata alla chiesa ed al palazzo nonché alla mostra documentaria allestita in una sala del palazzo vicina a quella nel quale sono conservati i ritratti degli esponenti della famiglia, dal capostipite Corrado al settecento. Il palazzo (dove soggiornavano anche Maria Luigia e la regina Margherita di Savoia) è particolarmente stato apprezzato dai numerosi visitatori che hanno ammirato il cortile seicentesco, lo scalone, il salone affrescato, le altre sale, il salone stuccato, nonché il giardino; è stato costruito, in parte, su progetto del vanvitelli, come risulta anche da documenti di archivio, e riproduce la pianta del palazzo dei Normanni di Palermo, dove il viceré ha risieduto.La mostra documentaria – illustrata, come detto, da Daniela Morsia – è particolarmente interessante per i documenti esposti, che documentano l’esercizio dei diritti feudali da parte della famiglia e fino alla fine del settecento circa (il feudalesimo fu, come noto, abolito nel 1804 da Napoleone) diritti che si concretizzavano nell’amministrazione della giustizia ed anche nella risoluzione di conflitti tramite gli uomini agli ordini del Bargello (quelle che oggi si direbbero le Forze dell’Ordine) oltre che nella convalida di censi, livelli ed altri diritti reali e, ancora, nell’esazione di tributi. Particolarmente interessante una “bacchetta” pergamenacea del 1500 per l’acquisto del vino e per la misura empirica della tenuta delle botti, di altri vasi vinari e degli “scemi” (vasi vinari, come noto, riempiti solo in parte), già studiata un decennio circa fa dal CNR. Sono esposti anche documenti di varie epoche (attraverso gli stemmi delle carte da bollo si ricostruiscono, tra l’altro, le vicende del Ducato: nato come Ducato di Piacenza e Parma secondo la Bolla istitutiva di Paolo III, divenuto Ducato di Parma e Piacenza dopo il tirannicidio nella cittadella di Piacenza e quindi Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla nonché dipartimento francese precedentemente al Ducato e, dopo questo, fino allo stato unitario). Viva attenzione e curiosità hanno destato anche la documentazione sugli “oratori” (ambasciatori) alla corte sforzesca e i disegni con la disposizione a tavola, intorno alla duchessa Clelia, degli esponenti di varie famiglie nobili piacentine, con l’indicazione dei ricchi (e pesanti) menù e – in alcuni – la scritta, a quest’ultimo proposito, “la servitù come i padroni”. Esposti, anche, numerosi sigilli per la punzonatura a cera lacca delle buste, ornamenti di sale, lettere della duchessa Clelia in età scolare, nomine di parroci del territorio nell’esercizio del giuspatronato che la famiglia aveva su diverse parrocchie, a cominciare naturalmente da quella di Castelnuovo. Dato il successo ottenuto dalla giornata il Comune di Alseno e la Banca di Piacenza, con l’Istituto Toniolo, hanno deciso – per accontentare numerosi richiedenti che non hanno potuto essere ammessi alle visite nella giornata di oggi – di organizzare una nuova giornata di apertura alle visite al castello per domenica prossima 2 ottobre con visite guidate nel pomeriggio. Le prenotazioni vanno rivolte all’Ufficio Relazioni esterne della Banca di Piacenza al numero 0523/542357 o all’indirizzo mail relaz.esterne@bancadipiacenza.it.Per cercare di accontentare tutti i richiedenti, il Comune di Alseno e laBanca di Piacenza con l’Istituto Toniolo hanno deciso di replicare l’evento domenica prossima Più di trecento persone hanno partecipato oggi all’evento creato – oltre che dall’Istituto Toniolo, proprietario del maniero – dal Comune di Alseno e dalla Banca di Piacenza con l’apertura del palazzo vanvitelliano Sforza Fogliani a Castelnuovo di Alseno. Durante la giornata si sono susseguite numerose visite guidate a cura del prof. Alessandro Malinverni e del prof. Carlo Mambriani (Università di Parma). Dal canto suo l’esposizione di interessanti (ed anche curiosi) documenti dell’archivio di famiglia sono stati esposti in apposite bacheche ed illustrate dalla dott.ssa Daniela Morsia (Biblioteca Passerini Landi), da tempo studiosa della figura di Corrado da Fogliano – Governatore di Piacenza in nome di suo fratello ex matre Francesco Sforza costruttore del Castello sforzesco di Milano e sepolto nel deambulatorio del Duomo del capoluogo lombardo insieme al fratello – nonché delle vicende della famiglia.L’evento, proseguito per tutta la giornata, ha preso il via alle 10 nella chiesa costruita, a lato del palazzo, da Giovanni Sforza Fogliani, viceré di Sicilia per diciotto anni e sepolto nella chiesa stessa unitamente alla duchessa Clelia Sforza Fogliani, con la quale questo ramo della famiglia si è estinto nel 1925. Alle autorità ed ai numerosi presenti (con numerosi Sindaci della zona e con il Presidente del C.d.a. della Banca di Piacenza dott. Nenna accompagnato dal condirettore dott. Coppelli, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, originario di Alseno, ed i Comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Leuzzi e Botti) attratti da quella che è stata la prima apertura ufficiale ai visitatori del grandioso palazzo ha rivolto un iniziale saluto il Sindaco di Alseno geol. Davide Zucchi, che ha appoggiato e promosso l’evento. I proff. Malinverni e Mambriani hanno poi per sommi capi illustrato il palazzo e la dott.ssa Morsia ha anticipato alcune notizie sulla mostra documentaria allestita nel castello sulla base di documenti dell’archivio di famiglia. Da ultimo, ha ringraziato i presenti il Presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Cav. Lav. Corrado Sforza Fogliani, anche quale capofamiglia Sforza Fogliani come rappresentante anziano del ramo tuttora in essere e distintosi nel cinquecento rispetto a quello stabilitosi a Castelnuovo Fogliani ed estintosi nel secolo scorso, come già detto. È poi iniziata la prima visita guidata alla chiesa ed al palazzo nonché alla mostra documentaria allestita in una sala del palazzo vicina a quella nel quale sono conservati i ritratti degli esponenti della famiglia, dal capostipite Corrado al settecento. Il palazzo (dove soggiornavano anche Maria Luigia e la regina Margherita di Savoia) è particolarmente stato apprezzato dai numerosi visitatori che hanno ammirato il cortile seicentesco, lo scalone, il salone affrescato, le altre sale, il salone stuccato, nonché il giardino; è stato costruito, in parte, su progetto del vanvitelli, come risulta anche da documenti di archivio, e riproduce la pianta del palazzo dei Normanni di Palermo, dove il viceré ha risieduto.La mostra documentaria – illustrata, come detto, da Daniela Morsia – è particolarmente interessante per i documenti esposti, che documentano l’esercizio dei diritti feudali da parte della famiglia e fino alla fine del settecento circa (il feudalesimo fu, come noto, abolito nel 1804 da Napoleone) diritti che si concretizzavano nell’amministrazione della giustizia ed anche nella risoluzione di conflitti tramite gli uomini agli ordini del Bargello (quelle che oggi si direbbero le Forze dell’Ordine) oltre che nella convalida di censi, livelli ed altri diritti reali e, ancora, nell’esazione di tributi. Particolarmente interessante una “bacchetta” pergamenacea del 1500 per l’acquisto del vino e per la misura empirica della tenuta delle botti, di altri vasi vinari e degli “scemi” (vasi vinari, come noto, riempiti solo in parte), già studiata un decennio circa fa dal CNR. Sono esposti anche documenti di varie epoche (attraverso gli stemmi delle carte da bollo si ricostruiscono, tra l’altro, le vicende del Ducato: nato come Ducato di Piacenza e Parma secondo la Bolla istitutiva di Paolo III, divenuto Ducato di Parma e Piacenza dopo il tirannicidio nella cittadella di Piacenza e quindi Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla nonché dipartimento francese precedentemente al Ducato e, dopo questo, fino allo stato unitario). Viva attenzione e curiosità hanno destato anche la documentazione sugli “oratori” (ambasciatori) alla corte sforzesca e i disegni con la disposizione a tavola, intorno alla duchessa Clelia, degli esponenti di varie famiglie nobili piacentine, con l’indicazione dei ricchi (e pesanti) menù e – in alcuni – la scritta, a quest’ultimo proposito, “la servitù come i padroni”. Esposti, anche, numerosi sigilli per la punzonatura a cera lacca delle buste, ornamenti di sale, lettere della duchessa Clelia in età scolare, nomine di parroci del territorio nell’esercizio del giuspatronato che la famiglia aveva su diverse parrocchie, a cominciare naturalmente da quella di Castelnuovo. Dato il successo ottenuto dalla giornata il Comune di Alseno e la Banca di Piacenza, con l’Istituto Toniolo, hanno deciso – per accontentare numerosi richiedenti che non hanno potuto essere ammessi alle visite nella giornata di oggi – di organizzare una nuova giornata di apertura alle visite al castello per domenica prossima 2 ottobre con visite guidate nel pomeriggio. Le prenotazioni vanno rivolte all’Ufficio Relazioni esterne della Banca di Piacenza al numero 0523/542357 o all’indirizzo mail relaz.esterne@bancadipiacenza.it.