“Abbiamo raggiunto l’accordo per il quale lottava anche Abd Elsalam. Ventuno lavoratori verranno assunti a tempo determinato e l’azienda farà un investimento oggettivo su Piacenza”. Con queste parole il referente del sindacato Usb Sergio Bellavita esordisce al termine della riunione che si è tenuta questo pomeriggio, mercoledì 21 settembre, in Prefettura con i vertici di Gls. Una riunione fiume durata dalle 15 alle 20 nel corso della quale il sindacato ha ribadito le proprie richieste: la stabilizzazione del contratto a tempo determinato per 15 lavoratori e il reintegro di altri sei, licenziati a gennaio scorso. Richieste che i vertici aziendali alla fine hanno deciso di accogliere. Ora il sindacato Usb rimuoverà il picchetto permanente che da una settimana paralizza lo stabilimento di Montale e domani la produzione del magazzino riprenderà regolarmente.
L'accordo specifico sottoscritto con Usb rientrerà in un piano più generale di investimenti che l’azienda intende effettuare su Piacenza, piano che Gls ha chiesto e ottenuto di poter discutere anche con le altre sigle sindacali attive nello stabilimento di Montale. Gls, in sostanza, intende risolvere tutte le questioni in sospeso una volta per tutte, confrontarsi con tutti i sindacati ed evitare altre proteste o futuri blocchi della produzione che l'azienda non si può più permettere: “La presenza degli altri sindacati è necessaria affinché l’azienda abbia la tranquillità che questo investimento possa realizzarsi in condizioni di sicurezza ed efficienza dopo i danni incalcolabili che stanno già minando l'integrità di un gruppo che da da mangiare a più di 6mila persone” ha spiegato l’avvocato della Gls Alfredo Zampogna.
L’incontro con gli altri sindacati si terrà già domani, sempre in prefettura a Piacenza. Per il sindacato Usb sarà l’occasione per ragionare della situazione contrattuale dei lavoratori Gls in termini più ampi, andando a regolarizzare anche altre situazioni traballanti, anche a livello nazionale: “Perché il problema non è solo a Piacenza e non ci sono solo questi 21 operai, ci sono altri lavoratori precari ed è necessaria una soluzione complessiva” commenta Bellavita.
Ma c’è un’altra questione che il sindacato Usb vuole portare sul tavolo: “Per noi questo accordo è un successo – spiega Bellavita – però non ci restituirà Abd Elsalam. E soprattutto dobbiamo pensare alla moglie, una donna con cinque figli rimasti senza reddito. Anche di questo parleremo”.
L’accordo è stato scritto nero su bianco, verbalizzato e firmato da entrambe le parti.