Incontro in Prefettura tra i vertici GLS e i rappresentanti del sindacato USB, tutto rinviato a questa sera alle 20. Le parti si sono incontrate per un primo confronto al palazzo della Prefettura, alla presenza del prefetto Anna Palombi, del questore Salvatore Arena, del sindaco Paolo Dosi, del vicesindaco Francesco Timpano. Durante questa prima riunione, durata dalle 12,30 alle 14,30 circa, i sindacati hanno iniziato con il chiedere una presa di posizione chiara in merito alla morte dell’operaio Abd Elsalam. “Abbiamo espresso cordoglio per la morte di un uomo, padre di cinque figli. Prima di tutto il rispetto per questo evento tragico” ha dichiarato frettolosamente un rappresentante di GLS: “Siamo fiduciosi che si possa andare oltre quanto accaduto e trovare un punto di incontro”.
“E’ vero, hanno espresso cordoglio per la morte di Abd Elsalam e hanno garantito che faranno in modo che non avvenga più un fatto di questo tipo. Però la loro versione su quanto accaduto è ancora molto lontana dalla nostra – commenta Sergio Bellavita dirigente nazionale dell’USB – noi crediamo ancora che GLS abbia una responsabilità politica e sociale per quello che è accaduto”.
Questa sera dunque un secondo incontro dal quale i sindacati si aspettano risposte: “Ci siamo confrontati per decidere insieme le modalità di questa trattativa e ora aspettiamo di vedere se partirà. Nel frattempo noi confermiamo tutte le mobilitazioni che abbiamo già proclamato compreso lo sciopero nazionale nel settore della Logistica e il picchetto permanente davanti alla GLS di Montale, compreso il blocco dei tir e della produzione. Poi vedremo cosa accadrà”.
“La nostre richiesta è chiara – continua Bellavita – chiediamo il rispetto degli accordi che erano stati sottoscritti per la stabilizzazione dei lavoratori, accordi che l’azienda non ha mai applicato. Che poi è la stessa battaglia che i nostri iscritti stavano portando avanti quella sera in cui Abd Elsalam è stato ucciso”.