“Ora organizzeremo una grande manifestazione di solidarietà verso il nostro collega ucciso”. Abd Elsalam Ahmed Eldanf aveva cinque figli e proprio oggi avrebbe compiuto 53 anni. La moglie e i suoi bambini hanno ricevuto la notizia mentre si trovavano in vacanza in Egitto, nel loro Paese d’origine. Aveva iniziato a lavorare in GLS nel 2003: “Era una persona stupenda, sempre gentile e disponibile con tutti” lo ricordano i colleghi. Questa mattina davanti alla GLS gli iscritti al sindacato USB hanno allestito un picchetto permanente avvolto da bandiere e striscioni. Due focolari accesi sull’asfalto, uno nel punto in cui Ahmed è stato travolto e uno nel punto in cui è morto.
“Lo consideriamo un omicidio padronale, non si può uccidere in nome del profitto" commenta Riadh Zaghdane referente del sindacato USB. Abbiamo ricevuto solidarietà da tutte le organizzazioni sindacali che combattono come noi e per oggi abbiamo indetto lo sciopero nazionale della Logistica fino alle 5 del mattino di domani. Da oggi per noi questo incrocio (siamo davanti alla GLS di via Riva ndr) sarà chiamato Piazza della Resistenza contro l’Assassinio Padronale. Questo è l’apice di tutte quelle ingiustizie che i lavoratori, soprattutto quelli della Logistica, stanno subendo da anni. Faremo una grande manifestazione nazionale a Piacenza sabato 17 settembre alle 12 in ricordo di Ahmed, vogliamo salutarlo con tutte le nostre forze, insieme a tutti coloro che da tempo lottano insieme a noi contro lo sfruttamento”.
Al termine delle indagini la salma di Abd Elsalam Ahmed Eldanf verrà con ogni probabilità rimpatriata in Egitto.