Venerdì 16 settembre si tiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano la tradizionale cerimonia di conferimento del titolo di Dottore di ricerca a oltre 200 giovani. L’evento, in programma alle ore 11 nell’Aula Magna dell’Ateneo (largo Gemelli, 1 – Milano), si aprirà con il discorso del rettore Franco Anelli. Seguirà la lectio di Thomas Ekman Jørgensen, Head of Unit at the European University Association (Eua) e per otto anni a capo dell’Eua Council for Doctoral Education, che interverrà sul tema: The future of the research profession. Al termine della lectio il rettore Anelli conferirà il titolo di Dottore di ricerca a 127 neodottoresse e 84 neodottori, che hanno discusso la tesi di dottorato nell’anno 2015 nelle sedi di Milano, Piacenza e Roma.
L’Università Cattolica nell’anno accademico 2016/2017 ha adottato un modello di dottorato organizzato in 15 Scuole: 9 a Milano, 5 a Roma e 1 a Piacenza. Il numero totale di iscritti ai corsi di dottorato è pari a 536 studenti (278 nei campus di Milano e Piacenza, 258 a Roma).
«Il conseguimento del dottorato di ricerca è senz’altro per molti giovani il primo importante passo nella carriera accademica, ma rappresenta sempre più un valore aggiunto anche per quanti rivolgono altrove le loro aspirazioni professionali – anticipa il rettore, professor Franco Anelli -. Impegnarsi per tre anni in un percorso di avvio all’attività di ricerca significa acquisire conoscenze culturali e scientifiche approfondite e avanzate, operare in contesti internazionali e sviluppare una rete di contatti e relazioni con importanti istituzioni culturali e di ricerca, e soprattutto orientarsi ad adottare approcci metodologici innovativi e originali. Da anni l’Ateneo è impegnato a valorizzare il percorso dottorale nella convinzione che investire sulle capacità e sulle competenze dei giovani ricercatori sia una condizione imprescindibile per lo sviluppo e la crescita di molti comparti economici, sociali e produttivi del nostro Paese».
L’Ateneo dedica particolare attenzione alla dimensione internazionale dei dottorati, avvalendosi della collaborazione di docenti stranieri, promuovendo per i dottorandi programmi di mobilità, accordi di co-tutela di tesi all’estero e la possibilità di ottenere il label di Doctor Europaeus. La collaborazione con atenei di altri paesi prevede inoltre per alcuni corsi il rilascio del doppio titolo di dottorato (Double Doctoral Degree). A tal proposito si segnala l’istituzione nella sede di Brescia del nuovo dottorato internazionale in Science. Si tratta di un PhD di quattro anni in cui sono coinvolti, tra Europa e America, importanti atenei come Katholieke Universiteit Leuven (Belgio), University of Notre Dame du Lac (Indiana, Stati Uniti d’America) e Pontificia Universidad Católica de Chile (Cile) –, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano (Miur) e interamente in lingua inglese.