Circondata da bambini, nell’asilo dove lavorava come educatrice. E’ uno dei tanti ricordi che stanno rimbalzando tra le pagine dei social network di Cristina Moretti, 38 anni, deceduta ieri, lunedì 5 settembre, nel tragico incidente di San Giorgio. Un tremendo frontale che non ha lasciato scampo alla giovane donna: dopo lo schianto contro un tir che sopraggiungeva dalla direzione opposta la sua Toyota Yaris è finita nel campo adiacente la carreggiata, distrutta. I soccorsi del 118 sono intervenuti con l’eliambulanza dall’ospedale Maggiore di Parma, ma ogni tentativo di soccorso è stato inutile.
Cristina era originaria di Codogno ma da anni si era trasferita a Pontenure dove viveva con il compagno Filippo Rebecchi insieme al loro figlio Tommaso, di quattro anni. Dopo essersi laureata in Scienze dell’Educazione all’Università Cattolica di Milano Cristina ha iniziato a dare forma alla propria passione: i bambini e la loro educazione. Ha cominciato con l’apprendere i segreti dai maestri dell’Asilo nel Bosco di Ostia Antica che l’hanno portata a scoprire il vasto universo della Pedagogia Libertaria: nel 2015, insieme a Filippo e ad altre famiglie, ha così fondato l’associazione di promozione sociale chiamata “Terra Senza Sentieri”. Da questa associazione è nato il progetto Educazione Libertaria che si è concretizzato nell’asilo “nel bosco” di Pontenure di cui Cristina era educatrice e coordinatrice insieme a Filippo.
Non è chiaro cosa abbia causato il tragico incidente. Cristina stava viaggiando in direzione Carpaneto quando all’altezza dell’abitato di San Giorgio ha impattato frontalmente contro un tir proveniente dalla direzione opposta. Dal racconto di alcuni testimoni pare che sia stata proprio la Toyota della 38enne a invadere la corsia opposta con il conducente del mezzo pesante che avrebbe tentato in tutti i modi di evitare l’impatto. La ricostruzione, però, è ancora al vaglio della polizia stradale.