Risolto il giallo del cadavere nel sacco, quattro indiani arrestati

Risolto il giallo del cadavere nel sacco. La vittima si chiamava Jagtar Singh , indiano di 34 anni ed è stato ucciso dai suoi colleghi di lavoro perché rubava i loro stupendi. Le indagini serratissime del nucleo investigativo dei carabinieri di Rivergaro in pochi giorni hanno portato all’identificazione dell’uomo trovato  legato mani e piedi in un sacco dell’immondizia sotto il ponte di Tuna mercoledì scorso. Quattro indiani sono stati arrestati: Jagroop Singh di 29 anni, Kanwaljit Singh di 33 anni, Daljeet Singh di 35 anni e Jagmohan Singh di 33 anni. Tutti dipendenti, come la vittima di un’azienda agrituristica nei pressi di Gossolengo.  I quattro hanno confessato il delitto durante gli interrogatori dei carabinieri avvenuti durante la notte, ascoltati dal Pm Emilio Pisante. Ora si trovano nel carcere delle Novate con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere in attesa di essere ascoltati dal Gip Giuseppe Bersani. Per ora non sono stati comunicati i particolari dell’omicidio, mentre il movente è di natura economica. I quattro indiani avrebbero scoperto di essere stati derubati dei loro stipendi che la vittima tratteneva a loro insaputa approfittando del fatto che era l’unico a conoscere l’italiano. Una cifra di quasi 100 mila euro in quasi un anno di lavoro. Quando i quattro indiani si sono accorti del fatto, hanno pensato di fargliela pagare e la loro reazione ha avuto conseguenze tragiche. I titolari dell’azienda aveva denunciato la scomparsa del giovane proprio il giorno stesso del ritrovamento  colleghi della vittima. 

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