Sarà eseguita questo pomeriggio, giovedì 1 settembre, l’autopsia sul corpo ritrovato ieri sotto il ponte che conduce a Tuna. Il corpo, mani e piedi legati, era avvolto all’interno di un sacco nero, abbandonato lungo le rive del fiume Trebbia accanto ai piloni che sorreggono il ponte. L’avanzato stato di decomposizione del corpo e l’assenza di documenti o effetti personali ha impedito ai tecnici del reparto Scientifico, giunti ieri sul luogo del ritrovamento, di avanzare anche solo ipotesi circa l’identità della vittima e le cause che hanno condotto al decesso. Poche le informazioni a disposizione: l’uomo sarebbe morto quattro o cinque giorni fa, non sarebbe morto sul luogo del ritrovamento ma sarebbe stato gettato dal ponte. Per ora le condizioni del cadavere impediscono di spingersi oltre, incerta addirittura l’etnia del malcapitato. L’autopsia sarà effettuata all’ospedale di Pavia.
A effettuare il ritrovamento una donna che stava transitando in quel punto per portare a spasso il cane: dopo aver notato lo strano sacco nero, dalla forma sospetta, ha chiamato i carabinieri di Rivergaro. I militari, giunti sul posto, hanno accertato la presenza del cadavere e allertato i colleghi del reparto Operativo di Piacenza.