Macabro ritrovamento sotto il ponte di Tuna, cadavere in un sacco nero

Il cadavere di un uomo, legato, chiuso in un sacco nero. E’ il macabro ritrovamento avvenuto questo pomeriggio, mercoledì 31 agosto, sotto il ponte che attraversa il fiume Trebbia e conduce a Tuna. Intorno alle 18 una donna stava accompagnando a spasso il proprio cane lungo l’alveo del fiume, quasi completamente asciutto. Una volta giunta ai piloni che sorreggono il ponte la passante ha notato un sacco nero, di quelli solitamente impiegati per gettare la spazzatura, dallo strano aspetto. Avvicinandosi per guardare meglio ha scoperto che all’interno vi era il corpo di un uomo senza vita. Subito la donna ha chiamato i carabinieri intervenuti in forze da Rivergaro, guidati dal maresciallo Roberto Guasco: sul posto il comandante provinciale Corrado Scattaretico, il comandante della compagnia di Piacenza Stefano Bezzeccheri, il comandante del Nucleo Operativo, colonnello Luca Pietranera e il comandante della compagnia di Bobbio Gianluca Muscatello. Insieme a loro il pm Emilio Pisante. I primi rilievi sono stati affidati agli esperti della Scientifica che hanno aperto il sacco scoprendo un uomo con le caviglie e i polsi legati. Un dettaglio inquietante, che lascia presagire una morte brutale e violenta. Una morte sulla quale però è ancora impossibile pronunciarsi visto lo stato di decomposizione del corpo: il decesso risalirebbe ad almeno quattro o cinque giorni fa, impossibile allo stato attuale addentrarsi in eventuali ipotesi circa le cause. Addirittura lo stato di decomposizione rende difficile stabilire l’origine o la nazionalità della vittima. Per ulteriori dettagli si dovrà attendere l’autopsia che sarà fissata con ogni probabilità nelle prossime ore. Altro aspetto che rende ancora proibitiva l’identificazione l’assenza di documenti o effetti personali di qualsiasi genere nelle tasche dell’uomo.

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“Possiamo dire ancora poco – commenta il comandante Scattaretico – stando ai primi rilievi ipotizziamo che l’uomo sia morto altrove e gettato in un secondo tempo dal ponte. Ci sentiamo di escludere che il decesso sia avvenuto nel punto in cui è stato trovato il corpo, è più facile pensare che qualcuno si sia fermato con l’auto lungo il ponte e abbia gettato la vittima avvolta in un sacco”.

Intorno alle 21 si sono recate sul posto le squadre dei vigili del fuoco che si sono occupate del recupero del cadavere. Il ponte di Tuna è stato chiuso al transito per circa mezz’ora, poi il traffico è ripreso coordinato dai carabinieri.