AGGIORNAMENTO ORE 17,30 – Come già anticipato questa mattina, l’Azienda Usl di Piacenza sta partecipando alla mobilitazione promossa dalla Regione Emilia Romagna per soccorrere la popolazione colpita dal sisma nell’Italia centrale. Sono stati messi a disposizione 5 posti letto di Rianimazione o terapia subintensiva, per eventuali necessità di pazienti provenienti dalle aree interessate. La direzione sanitaria si è inoltre attivata per verificare la disponibilità di medici di medici di emergenza urgenza o rianimazione da inviare nelle regioni terremotate, come da richiesta del coordinamento regionale.
Sono poi attivi contatti diretti con Anpas e Croce Rossa per coordinare al meglio le attività. In particolare, le 14 Pubbliche assistenze del territorio aderiscono al coordinamento regionale e sono pronte a fornire uomini e mezzi in base alle richieste del livello nazionale e della Regione. La Cri di Piacenza ha già inviato alcuni volontari. Per quanto riguarda la raccolta di sangue per far fronte alle necessità delle popolazioni locali, Il Centro nazionale sangue invita i donatori su tutto il territorio nazionale a programmare la propria donazione contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento.
LE OPERAZIONI DEL SOCCORSO ALPINO EMILIA ROMAGNA
Sono oltre 100 i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che stanno operando in queste ore nei territori del centro Italia colpiti dal sisma di questa notte. Tra essi vi sono 12 unità cinofile e 15 operatori sanitari. Le prime squadre del CNSAS hanno incominciato ad operare a 90 minuti dall'evento. Nelle ore successive sono sopraggiunte in loco le altre squadre provenienti da tutta Italia. Numerose le persone ferite soccorse e, purtroppo, diverse anche le vittime recuperate dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico.
Nella zona attorno all'epicentro sono molte le frazioni isolate e le case sparse, il CNSAS sta utilizzando gli strumenti cartografici che impiega per la ricerca delle persone disperse per individuare con maggior rapidità le piccole frazioni e le case sparse dove potrebbero esserci persone bisognose di aiuto. I tecnici CNSAS provengono da Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Altre squadre sono pronte a intervenire. Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico è una struttura operativa nazionale della protezione civile, e sta intervenendo su ingaggio del Capo Dipartimento della Protezione civile.
Sono partiti alle ore 08.00 di questa mattina i primi tecnici e mezzi del SAER (Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna), inviati per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma della scorsa notte: le squadre, provenienti da tutta la regione, stanno già operando nei comuni di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti. Altre squadre del Servizio Regionale sono state preallertate; attualmente sono configurate in modalità di pronta partenza per il centro Italia.
AGGIORNAMENTO ORE 13,20 – L'Ausl di Piacenza mette a disposizione da subito 2 posti letto in rianimazione all’ospedale di Piacenza e 2 posti letto di Subintensiva all’ospedale di Castel San Giovani. La Direzione sanitaria sta verificando le condizioni dei ricoverati per valutare se durante la giornata potessero essere disponibili ulteriori posti letto. L’Azienda si sta mantenendo in stretto contatto con Bologna Soccorso e la centrale 118 di Parma per aggiornamenti continui sulle necessità.
Al momento non sono stati richiesti medici di emergenza urgenza. Si segnale inoltre che, in qualità di volontari di Croce Rossa Italiana, il biologo Pilade Cortellazzi e l’infermiera Barbara Pighi, entrambi dipendenti della nostra Ausl, sono in partenza per le zone colpite dal sisma.
Per quanto riguarda la raccolta di sangue per far fronte alle necessità delle popolazioni terremotate, il dottor Agostino Rossi, direttore del Servizio immunotrasfusionale dell'Ausl di Piacenza, ricorda che il sistema italiano sta gestendo l'emergenza indirizzando le scorte negli ospedali interessati. “In questi casi non servono appelli alla popolazione perché vada a donare, se non nelle aree strettamente interessate. Nel resto d’Italia è invece importante che i donatori che possono donare siano eventualmente disponibili se vengono interpellati da Avis, in sinergia con i Centri trasfusionali”. In generale, si ricorda che la donazione periodica e programmata è la miglior modalità per far fronte a tutte le necessità del servizio sanitario nazionale.
AGGIORNAMENTO ORE 10,20 – Da Piacenza i primi a partire sono stati i vigili del fuoco, nello specifico le squadre del Gruppo Operativo Speciale per il movimento terra. Una “delegazione” composta da sei uomini e cinque mezzi tra cui escavatori e pale gommate adatti a smuovere le macerie nella speranza di trovare qualche superstite. Le squadre di pompieri piacentini raggiungeranno Ascoli, da lì saranno distribuiti nei luoghi dell’emergenza.
Terremoto nel Lazio e nelle Marche, anche l’Emilia Romagna si mobilita e già sono in partenza i primi soccorsi: venti tir con tende, cucine e attrezzature di emergenza. E’ già operativo il sistema di Protezione civile dell’Emilia-Romagna per contribuire ad affrontare da subito l’emergenza provocata dal sisma che ha colpito questa notte l’Italia centrale. Un primo modulo per l’emergenza partirà nella mattinata di oggi da Bologna per raggiungere una della località colpite. La richiesta di intervento è pervenuta già nel corso della notte da parte del Dipartimento nazionale della Protezione civile, e una prima colonna di 20 camion con a bordo un centinaio di volontari e tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-Romagna partirà in mattinata per raggiungere il centro di coordinamento di Rieti, per poi raggiungere la località che sarà indicata.
Il modulo che raggiungerà entro sera le zone colpite è composto da tende capaci di ospitare 250 persone, cucine da campo, una tensostruttura e altri servizi per la prima emergenza.
“L’Emilia-Romagna – ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – è pronta a fare quanto necessario per aiutare da subito le popolazioni colpite dal sisma. Purtroppo sappiamo bene cosa vuol dire affrontare una situazione di questo tipo. Metteremo quindi a disposizione la nostra esperienza per dare, già da ora, il nostro contributo per affrontare la situazione”.
Anche Anpas si sta mobilitando: già dalle 5 di questa mattina l’ANPAS Emilia Romagna, settore di Protezione Civile, ha attivato un rapido giro di consultazione per valutare al proprio interno l’evolversi della situazione. Già diversi i contatti intercorsi tra il Responsabile Regionale di Protezione Civile di ANPAS Emilia Romagna Paolo Rebecchi e i Coordinatori di ANPAS presenti sul territorio regionale.
"A nome di tutta l'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna esprimo vicinanza, solidarietà e sostegno a tutte le popolazioni, agli amministratori e a ogni singola persona coinvolti e colpiti dal terribile terremoto che ha devastato l'Italia centrale: in noi è ancora vivo il dramma – la paura, la rabbia, la disperazione – del sisma che nel 2012 colpì ampia parte dell'Emilia centrale. Oggi, vedendo le immagini di Amatrice, Pescara del Tronto, Accumoli e dei tanti altri Comuni devastati dal sisma, riviviamo quel terrore, quella rabbia e quella disperazione. Anche per questo siamo ancora più vicini, con la solidarietà e con fatti concreti, a quelle persone che oggi stanno vivendo in prima persona il dramma del sisma. A tutti loro la nostra vicinanza, la pietà e il cordoglio per i morti, e la speranza che, tutti insieme, anche questa volta sapremo rialzarci e ridare serenità alle nostre comunità". Così Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, in merito al sisma che ha devastato ampie parti dell'Italia centrale.