Pomodori staccati dalla pianta e tempestati, mais spezzato, frutta segnata, alberi sradicati e persino danni alle strutture. Questo è lo scenario che alcuni agricoltori si sono trovati davanti agli occhi dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta questa notte in provincia di Piacenza dove una grandinata con temporali accompagnati da forti raffiche di vento hanno messo a dura prova le colture dell’area tra la foce del torrente Nure e la prima periferia urbana. Particolarmente colpita l’area di Roncaglia, Borghetto e Mortizza dove nella notte i chicchi di grandine, non ancora sciolti del tutto, hanno “imbiancato” le strade e i campi.
“A farne le spese pomodoro, mais e persino frutta con alcune aziende con il 100% della produzione compromessa; i tecnici Coldiretti Piacenza sono impegnati nella conta dei danni ma al momento è impossibile fare una prima stima” sostiene in una nota Coldiretti.
Dai dati della rete di monitoraggio dell’associazione Meteo Valnure, emerge che nella notte sono caduti 22 millimetri di pioggia in 40 minuti, un vero e proprio nubifragio con raffiche di vento che hanno raggiunto anche i 60/70 chilometri orari di velocità; il fenomeno è il cosiddetto Downburst ovvero vento che si forma davanti ad un fronte temporalesco che avanza.
“La grandine, afferma Marco Crotti, presidente di Coldiretti Piacenza, è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, con effetti economici ed occupazionali. A stupire sono le modalità con le quali il fenomeno di stanotte si è manifestato: un evento eccezionale per intensità e durata in condizioni del tutto anomale viste le temperature non eccessivamente calde degli ultimi giorni. I cambiamenti climatici in atto in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi che “rimbalzano” rapidamente tra siccità e nubifragi, con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.”
“Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili, prosegue il presidente, diventa sempre più importante il ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio. Intanto però le speculazioni sul commercio delle materie prime agricole hanno provocato il crollo dei prezzi mettendo a rischio il futuro di molte aziende. La valorizzazione dei prodotti sul mercato riveste dunque un ruolo prioritario affinché le aziende possano contare su quella marginalità sufficiente a sostenere i costi relativi alla polizza.”
“Stiamo raccogliendo le denunce dell’evento grandinigeno, aggiunge Gianmaria Sfolcini, presidente del Condifesa di Piacenza, con il fine di monitorare, come per ogni calamità, l’operato dei periti liquidatori delle diverse compagnie garantendo ai nostri associati che i danni subiti vengano risarciti nel rispetto delle condizioni di polizza.”