“No Neet – Storie, idee e progetti per sfidare la precarietà” racchiude la ricerca sulle storie dei giovani coinvolti nel progetto comunale “No Neet Work in Progress”.
A illustrare i contenuti del libro, sono intervenuti l’assessora alle Politiche Giovanili Giulia Piroli, il dirigente comunale Giuseppe Magistrali, Leonardo Tonelli coordinatore del progetto assieme a Gessica Monticelli, alcuni dei ragazzi protagonisti – Giorgia Mattiuzzo, Marco Fusco e Laura Parmeggiani – nonché Anna Paratici, tutor dell’Università Cattolica di Piacenza, e Angelo Solenghi, presidente del Consorzio sociale Sol.Co.
Il progetto ” No neet Work in Progress” è stato realizzato, nell’ambito del bando “Comunemente Giovane”, grazie alla collaborazione tra Comune di Piacenza, Associazione dei Comuni italiani (ANCI), Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e un’ampia rete di partner del territorio piacentino, nella cornice di “Spazio 2 la Cittadella del lavoro e della creatività giovanile”.
INDICE (In allegato il Volume completo)
Introduzione Sfidare la precarietà giovanile a Piacenza
di Giulia Piroli pag 5
Capitolo 1 To neet or not to neet I dilemmi della precarietà
di Giuseppe Magistrali pag 6
Capitolo 2 Rigenerare gli spazi urbani Nuove politiche per i giovani
di Giovanni Campagnoli pag 14
Capitolo 3 Storie di vita come alfabeto della condizione precaria
di Stefano Laffi pag 25
Capitolo 4 Manifesto della pedagogia hiphop
di Davide Fant pag 56
Capitolo 5 No neet work in progress è successo che…
di Gessica Monticelli pag 71
Capitolo 6 Sulle tracce del futuro dei giovani piacentini
di Stefania Mazza, Anna Paratici, Claudia Praolini, Evelyn Uhunmwangho pag 85
Capitolo 7 Spazio Due anno 2020
di Paolo Menzani pag 97
Sfidare la precarietà giovanile a Piacenza
di Giulia Piroli (Assessora alle politiche educative e giovanili del Comune di Piacenza)
E’ un impegno che ci siamo assunti in questi anni consapevoli dell’estrema difficoltà della prova, a fronte di una crisi inedita per caratteristiche e portata, che si è accanita in particolare sulle giovani generazioni. La disoccupazione giovanile che supera il 40% a livello nazionale e avvicina il 30% anche in regioni come la nostra, l’inquietante fenomeno di chi vive in una bolla di esclusione e rinuncia, ci collocano in uno scenario oggettivamente drammatico insieme a Spagna e Grecia. Vanno poi considerate le occupazioni caratterizzate dall’incertezza e dalla temporaneità, forme di “flessibilità” velenose che ipotecano il futuro dei nostri ragazzi. Le opportunità per un’intera generazione si restringono in una partita a carte truccate. La questione giovanile deve diventare una priorità sia a livello nazionale che locale, una chiave di volta delle politiche educative e sociali del nostro Paese.
Alle amministrazioni locali ovviamente non può essere chiesto di creare il lavoro che non c’è, ma di attivare tutte le risorse della comunità per non lasciare i ragazzi soli ad affrontare le insidie della precarietà. Così abbiamo cercato di fare con coraggio e testardaggine insieme ai giovani stessi, alle associazioni, alla scuola, alle realtà del terzo settore. Negli anni abbiamo sostenuto l’avvio di start up innovative, garantito informazione e orientamento alle opportunità del territorio, valorizzato i progetti e il protagonismo dei ragazzi, avviato ricerche in grado di orientare l’azione del Comune, realizzato interventi all’avanguardia per il contrasto del disagio e la promozione dell’inclusione scolastica.
L’apertura lo scorso anno di Spazio2 La cittadella del lavoro e della creatività giovanile, un servizio affidato alle cooperative sociali Arco, Solco e Officine Gutenberg, ha costituito elemento di sintesi e rilancio di tutte queste iniziative. L’idea è di farne progressivamente il luogo simbolo dell’impegno collettivo contro la precarietà giovanile, la casa dei ragazzi piacentini che vogliono metterci la faccia, condividere le loro storie e i loro talenti, costruire insieme il futuro.
Il progetto “ No neet work in progress” sostenuto da Anci e Dipartimento nazionale per la gioventù e il servizio civile, nell’ambito del bando Comunemente Giovane, ha rappresentato un’ulteriore occasione di crescita per la nostra città. In questa pubblicazione estremamente ricca e qualificata proviamo a dar conto dei principali risultati nella cornice più ampia di un lavoro complesso, difficile, ma allo stesso tempo entusiasmante.