“Non averti più mi mette paura”, enorme il dolore per la morte di Federico

“Una persona sempre gentile e allegra con gli amici, se qualcuno ti faceva qualcosa tu non ti arrabbiavi, se c'era da fare qualcosa per qualcuno tu non ti tiravi indietro. Eri una persona gentile, semplice e spontanea, doti che io considero le più importanti". Questo è uno dei tanti messaggi postati sulla bacheca Facebook di Federico Ghezzi, il ragazzo di soli 20 anni residente a Valconasso rimasto vittima del tragico incidente avvenuto ieri, mercoledì 3 agosto, lungo via Firenze, proprio a Valconasso. A solo un chilometro dalla sua abitazione. Dettaglio questo che rende la tragedia ancora più incredibile e triste. Federico tornava dall’azienda Emiliana Conserve di Podenzano dove lavorava in estate per pagarsi l’università, una strada che percorreva tutti i giorni a bordo della sua Opel Astra. Ieri però il giovane, per motivi ancora non chiari, ha perso il controllo dell’auto, ha sbandato e si è ribaltato. I soccorsi del 118 hanno tentato di rianimarlo ma ormai non c’era già più nulla da fare.

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“La nostra felicità e spensieratezza da giovani ignoranti che vogliono godersi la vita fino in fondo, e non potremo più farlo assieme” è il commento amaro di un amico, “Eri l’unico che riusciva a mettermi di buon umore anche con una semplice stupidata…non riseco ancora a crederci…mancherai tantissimo…” scrive invece una compagna di scuola. E mancherà anche ai suoi compagni del Rugby Lyons dove Federico militava con la seconda squadra in serie C: "Un rugbista non muore mai, passa la palla" scrive un compagno.

“Trovare le parole in questo momento è la cosa più difficile che abbia mai fatto. Tutte le serate passate insieme, gli allenamenti a sudare e prendere freddo insieme, le poche discussioni serie su argomenti improbabili, le aste del fantacalcio, le vittorie sul campo e le peggiori delusioni e tante altre cose che non si ripeteranno mai più, anche se dirlo mi mette una paura assurda”.