Profughi a Caorso, alloggiati sopra il suo bar: “Non ho voce in capitolo”

"Avviso i cittadini di Caorso che domani ci invieranno in mattinata alcuni clandestini chiamati profughi negli appartamenti sopra il bar Al Furnason, via Padana Inferiore. Io sono stata interpellata dal Prefetto che mi ha solo detto che tutto è già fatto. Nonostante il mio diniego, il primo cittadino in questo caso non conta nulla, domani in mattinata sapremo qualcosa di più preciso. Naturalmente mi muoverò per fare i controlli possibili ed ho chiarito che non darò collaborazione alla cooperativa che li ospita e neppure a chi, a fine di lucro li ospita in appartamenti chiusi e sfitti da più di dieci anni. Io domani sarò lì dalla prima mattinata spero che altri mi saranno vicini in questa battaglia". Con queste parole il sindaco di Caorso Roberta Battaglia annuncia l’arrivo di otto migranti che saranno alloggiati, come si legge, in alcuni appartamenti soprastanti un locale.

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Nella fattispecie anche il titolare del bar, Stefano Ghiggi, tiene a specificare sempre su Facebook la sua totale estraneità alla decisione: “Sono il proprietario del bar Al Furnason. Volevo dire che purtroppo sono uno spettatore di tutta questa vicenda dal momento che sono in affitto nel locale. Purtroppo il proprietario dello stabile ha preso questa decisione”.

Questa mattina un gruppo di cittadini si è trovato davanti al locale per protestare contro la decisione della Prefettura.