Proseguono gli appuntamenti dedicati alla figura e all’opera di Pino Ballerini.
Quest’anno infatti oltre al Comune di Bobbio, che ha patrocinato la mostra “Sognai intensamente” curata dalla critica e storica dell’arte Chiara Gatti, anche il Comune di Cerignale, a partire da Agosto, ha coinvolto l’Associazione Quinto Quarto – Pino Ballerini nel calendario degli eventi estivi.
Per tutto il mese alcune sculture di volume importante accompagneranno il visitatore per le vie del piccolo paese e Sabato 6 Agosto verrà inaugurata la mostra dal titolo “Mangiatori di legno” che ospiterà dipinti e composizioni.
A partire dalle ore 17 si terrà la cerimonia il conferimento della cittadinanza onoraria a due giornalisti e a seguire il vernissage della mostra presso il Centro polivalente Don Gallo, nella Stalla dei Barbetti, con omaggio poetico a cura di Maria Grazie Cella e Luca Isidori.
Verrà inoltre presentata la nuova edizione del libro “Pinaccio – 98 giri di Ballerini”, pubblicato da Pontegobbo e curato dall’Associazione Quinto Quarto.
Questa raccolta di brevi racconti svela l’occhio di Pino sul mondo antico della sua giovinezza, così interessante, ma anche così brutale negli anni della guerra.
Un mondo contadino di gente tanto povera che, finita la polenta sul tagliere, doveva raccogliere le briciole quasi a mangiare il legno, quanto ricca di “valori” che tanto servirebbero nel mondo moderno.
La mostra resterà aperta durante la settimana e grazie al ricco calendario delle manifestazioni, il nuovo Centro Culturale rimarrà aperto la mattina dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 14 a conclusione di serata.
Venerdì 12 Agosto, in chiusura della mostra verrà ricordata le figura di Pino nell’ambito dell’Appennino Folk Festival.
In questa serata Pino verrà ricordato come poeta: fino a quando la salute glielo consentì, non perse mai l’opportunità di partecipare alla nota serata poetica sulla terrazza di Pigazzano.
A partire dalle 18.30 si terrà un reading di alcune poesie dell’autore da parte di Salvino Dattilo con intrattenimento musicale a cura del gruppo Enerbia.
La possibilità di riportare le opere nella Valle in cui sono nate, come idee ma anche come materia utilizzata, rappresenta la continuazione “ideale” della ricerca di Ballerini di uscire dal “laboratorio” e da altri luoghi tipici dell’arte per distillare le espressioni culturali sul territorio.
Come effetto. gli abitanti delle valli potranno riconoscere la propria identità culturale così peculiare in questa zona dell’Appennino delle Quattro Province e, il visitatore, ritornando a casa, troverà in città le tracce e gli indizi delle radici culturali dei territori contigui e forse non così distanti.