IL SIULP:
Piu di venti spacciatori di “morte” in meno nella provincia di Piacenza
I complimenti del Siulp, ai colleghi della “sezione antinarcotici” della squadra mobile di Piacenza. Tra chi è stato indagato e chi è stato arrestato, il bilancio della “mobile” nella città di Piacenza è di dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere e oltre dieci indagati, per reati connessi all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione “Melik”, emersa anche
alla ribalta nazionale, segue a stretto giro, un’altra brillante operazione della sezione reati contro il patrimonio, sempre della squadra mobile di Piacenza.
Operazioni di polizia che colpiscono fenomeni di estremo impatto sociale, col beneficio di una maggiore percezione di sicurezza è fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini, trattandosi di reati di spaccio di droga, raggiro e truffa a danno di anziani e deboli.
I dati delle operazioni condotte da uomini e donne della “squadra mobile” è, ad avviso del segretario del Siulp Pietrarelli, la risposta diretta a chi vede sempre “tutto nero”. Le ultime operazioni di polizia minimizzano e smentiscono anche le recenti critiche sulla squadra mobile e che taluni sindacalisti hanno loro malgrado formulato pubblicamente e non rispondenti a verità.
Il plauso del Siulp provinciale è inoltre rivolto a tutti i colleghi, uomini e donne della polizia di Piacenza, che ogni giorno con spirito di sacrificio e abnegazione attendono a proprio dovere, impiegando anche e spesso risorse proprie per finalità collettive, rischiando la propria vita nell’esercizio di quel dovere di cui tutti noi abbiamo necessità e, nonostante una “Roma” lontana e matrigna, per tanti aspetti che vanno dal rinnovo contrattuale alla riforma delle carriere, per finire poi all’adeguamento delle risorse per contrastare il terrorismo islamico, i colleghi poliziotti “quotidianamente si rimboccano le maniche al traino della carretta”.
Ma vogliamo comunque mantenere un assetto propositivo nel dialogo con l’amministrazione perché crediamo vada a beneficio dei colleghi e della collettività, sostenendo in via esclusiva solo le critiche con finalità risolutiva e non generalizzate come altri.