La Federconsumatori Emilia Romagna interviene con una nota sull’aumento dei prezzi dei biglietti dei treni previsti dal 01 agosto e sul nuovo “Titolo di viaggio” meno flessibile dei precedenti. Federconsumatori critica le decisioni di Trenitalia e pur riconoscendo gli sforzi sostenuti dalla Regione per la riqualificazione del servizioferroviario, di cui la maggioranza degli utenti non ha ancora consapevolezza,afferma che i nuovi aumenti previsti rischiano di rendere sconveniente l’uso del mezzo ferroviario che si dichiara di voler sostenere. Un interrogativo che Federconsumatori ha posto all’attenzione della Regione EmiliaRomagna dalla quale si attendono le risposte adeguate.
COMUNICATO FEDERCONSUMATORI
Con il lodevole proposito di combattere l’evasione Trenitalia annuncia l’avvio dal 1° agosto del nuovo biglietto regionale, la cui vendita sarà per buona parte delegata alle 70.000 rivenditeesterne: edicole e tabaccherie. Un nuovo “titolo di viaggio” meno flessibile dei precedenti biglietti afascia km e di cui Federconsumatori aveva richiesto di mantenere le caratteristiche di bigliettoflessibile, di facile utilizzo e senza ricarichi di prezzo. Trenitalia ha preferito ignorare questi suggerimenti confermando le caratteristiche restrittive del nuovo biglietto, utilizzabile nelle 4 oresuccessive alla convalida e per il solo giorno prescelto all’acquisto. Inoltre, gli utenti che avrannonecessità di cambiare il giorno di utilizzo del biglietto, rivolgendosi alle stesse rivendite esternedovranno pagare 50 centesimi per ottenere il cambio-data.
Federconsumatori pur condividendo il principio dichiarato della lotta all’evasione, contestaquesto aumento indiretto dei costi attraverso la sovrattassa che verrà richiesta dalle rivenditeesterne. Spese di gestione che sono evidentemente da attribuire a Trenitalia che ha promosso la“esternalizzazione” della vendita dei biglietti.Parallelamente Trenitalia ha ritenuto opportuno proporre alla Regione Emilia Romagna unadeguamento delle proprie tariffe regionali con decorrenza 1° agosto. Una richiesta motivata dalgestore per il forte differenziale che si registra nel confronto con le altre Regioni e con la necessitàdi concordare sulla base delle nuove tariffe l’ulteriore proroga contrattuale, fino al 31 dicembre2018.
L’intesa raggiunta tra Trenitalia e Regione prevede un incremento medio del 3,5% per ibiglietti singoli e del 2% per gli abbonamenti.Federconsumatori denuncia lo strabismo di Trenitalia, che ricorre al confronto con altreRegioni solo per recuperare lo squilibrio tariffario, mentre lo ha ignorato per anni con la mancatafornitura di materiale rotabile nuovo. Un aumento che non trova giustificazione nemmeno con lamotivazione dell’adeguamento inflazionistico, negativo da mesi. Esprime la propria contrarietàanche per aumenti di tariffa che graveranno maggiormente sui biglietti singoli acquistati da utenti“non abituali” per i quali non è prevista alcuna forma di rimborso per ritardi ripetuti, comestigmatizzato dalla stessa Autorità dei Trasporti.Pur riconoscendo gli sforzi sostenuti dalla Regione per la riqualificazione del servizioferroviario, di cui la maggioranza degli utenti non ha ancora consapevolezza, i nuovi aumentiprevisti rischiano di rendere sconveniente l’uso del mezzo ferroviario che si dichiara di volersostenere. Un interrogativo che Federconsumatori ha posto all’attenzione della Regione EmiliaRomagna dalla quale si attendono le risposte adeguate.
Federconsumatori Emilia Romagna