La vicenda CarboNext è vicina ad una svolta decisiva: la Conferenza dei Servizi che per un anno e mezzo si è riunita a Piacenza (composta da Provincia, Arpa, Ausl e Comune di Vernasca come Enti chiamati a dare pareri tecnici) per valutare il progetto presentato dall’azienda Buzzi Unicem di Vernasca di poter bruciare nel cementificio di Vernasca ogni anno 60.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati misti a plastiche (definiti combustibili solidi secondari) in sostituzione dei tradizionali combustibili, si è riunita per l’ultima volta il 21 Giugno 2016. In quella data gli enti presenti hanno espresso un parere tecnico favorevole all’impatto del progetto sul territorio della Val d’Arda e sulla salute dei suoi abitanti, spianando di fatto la strada ad una sua possibile approvazione da parte di chi dovrà prendere la decisione definitiva in merito: la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna.
Totalmente inascoltate sono state le tre mozioni contrarie a CarboNeXT votate all’unanimità dai Consigli Comunali di Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda e Morfasso, la lettera inviata a giugno alla Regione ed alla Giunta dai loro tre Sindaci, di aperto dissenso al progetto.
Calpestate le quasi 6000 firme di cittadini raccolte per chieder che il progetto venisse bocciato e che si prendessero scelte decisive verso lo sviluppo sostenibile del territorio a tutela della salute degli abitanti.
Le Istituzioni che avevano promesso che il progetto sarebbe stato approvato solo e soltanto se avesse portato ad una situazione ambientale e sanitaria comprovatamente migliorativa, sembrano essersi limitate a valutare l’attuale condizione del territorio, senza aver dato peso alle ammissioni della stessa azienda proponente di elementi peggiorativi rispetto alla situazione ambientale e senza aver studiato quelli che saranno gli effetti ambientali e di sviluppo strategico del progetto sul futuro della vallata: compito “politico” che dovrebbe essere primario in una completa Valutazione di Impatto Ambientale di questo genere.
La scelta finale della regione non è tecnica, bensì esclusivamente politica. La Giunta Regionale dovrà decidere quale sviluppo dare ai Comuni della Val d’Arda, quali condizioni ambientali e sanitarie lasciare in eredità alle future generazioni che si insedieranno nel territorio e dovrà decidere se ascoltare o meno le istanze dei primi portatori di interesse nei confronti delle Istituzioni: i cittadini.
Di questo si parlerà venerdì 15 luglio, dalle 20:45 a Lugagnano Val d’Arda, in Piazza Giardino (dinnanzi al Municipio), in una serata di dibattito tra i Consiglieri Regionali eletti in Provincia di Piacenza ed altri Consiglieri che operano anche in Commissione Ambiente della Regione Emilia-Romagna, di modo che ogni gruppo politico schierato in Consiglio sia rappresentato da un proprio componente. È stata invitata anche l’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo, che sarà chiamata a decidere in Giunta ed i Sindaci dei 4 comuni coinvolti dal progetto. Hanno confermato la loro presenza i consiglieri regionali piacentini Foti, per Fratelli d’Italia, Molinari per il Pd, e Rancan per la Lega, saranno inoltre presenti i consiglieri regionali Sassi per i 5Stelle, e Taruffi per Sel, oltre ad un consigliere di Forza Italia ancora da definire,ed un rappresentante di Rifondazione. Dopo una prima parte di confronto in merito al progetto CarboNeXT, all’incenerimento dei rifuti (sotto il nome di “Combustibili Solidi Secondari”) nei cementifici ed allo sviluppo futuro della Val d’Arda si passerà la parola alla popolazione che sarà libera di partecipare con domande o brevi interventi per stimolare il dibattito.
La Politica e soprattutto la Giunta regionale si assumerà responsabilità sia personali che strategiche in merito alle scelte che saranno chiamati a prendere sul nostro futuro? E come si porrà dinnanzi al parere espresso dalla Conferenza dei servizi che ritiene sia ambientalmente sostenibile che la Provincia di Piacenza diventi terra di sfrenata importazione ed incenerimento di rifiuti da ogni dove? Ricordando che a Piacenza già è attivo un inceneritore che può bruciare il doppio dei rifiuti prodotti dai piacentini ed un altro cementificio, la Cementirossi, che brucia rifiuti in città , chi si assumerá la responsabilità di aprire la porte all’ingresso di ulteriori decine di migliaia di tonnellate di rifiuti in un territorio già autosufficiente e che ha scelto ,a suo tempo, di investire il denaro pubblico nella costruzione di un inceneritore proprio per evitare di dover esportare la parte indifferenziata della propria spazzatura? La politica è soprattutto la Giunta regionale non hanno più alibi, ora è il momento delle decisioni definitive: per questo abbiamo deciso di convocare in Val d’Arda chi più di ogni altro rappresenta questo territorio all’interno della Regione, sia nella maggioranza di Governo che nelle minoranze.
L’invito ai cittadini è quello di partecipare in tanti e far sentire la propria voce in Regione. In caso di maltempo la serata si terrà presso il Teatro Comunale di Lugagnano val d’Arda
Per informazioni: https://www.facebook.com/events/1729092907333042/
Comitato “Aria pulita in Val d’Arda”
Comitato “Basta nocività in Val d’Arda”
Comitato “Cittadini per l’Ambiente Rurale”
Legambiente Piacenza