”Il Gremio Sardo “Efisio Tola” di Piacenza organizza la 1° Festa de “Su Porcheddu” venerdi 15 Luglio dalle ore 19,30 presso la corte La Faggiola una serata dedicata alla tradizione enogastronomica sarda. L’iniziativa fa parte del progetto regionale FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) denominato “SARDA TELLUS”, progetto che ha l’obiettivo concreto di promuovere e incentivare il consumo dei prodotti agroalimentari sardi di qualità al di fuori della Sardegna mediante la rete dei circoli e dei suoi soci.
Il menù proposto per l’occasione dai soci del Gremio Sardo in collaborazione con il ristorante L’Ostreria dei F.lli Pavesi, permetterà di gustare il classico “porcheddu” (maialetto) allo spiedo, allevato in continente, il pane carasau, il formaggio pecorino del caseificio “Sa Costerà” di Anela, , le seadas, il vino “Cannonau” di Jerzu e la birra artigianale sarda: “Nora” d Oliena oltre al mirto e al filu ‘e ferru. Sarà presente nel menù anche la birra artigianale piacentina, “Retorto” di Podenzano. La serata sarà allietata dal gruppo musicale “Big Harp blues band”, di cui fa parte il chitarrista milanese- casteddaio (cagliaritano) Mauro Amara.
L’iniziativa nasce dalla volontà del nostro circolo di celebrare un alimento che è presente nella tradizione culinaria isolana: il suinetto o porcheddu. Infatti il consumo della carne del suinetto avviene presso quasi tutte le famiglie della Sardegna e in modo particolare in quelle delle zone interne. Si cucina il porcheddu in tutte le feste paesane, nei battesimi, nelle cresime e nei matrimoni, presso lo ”spuntino” tra amici: da non intendersi l’atto del consumo di un frugale snack! Si ritrova tale alimento alla base dei menù dei ristoranti e degli agriturismi isolani come anche in quelli gestiti da sardi fuori dall’isola. Esiste quindi un consumo importante del porcheddu sia in Sardegna che in Continente, tuttavia la possibilità di non poter esportare, per ragioni sanitarie, la carne suina fresca fuori dalla Sardegna, penalizza notevolmente il comparto zootecnico suinicolo isolano. Noi stessi siamo “costretti” ad approvvigionarci presso allevamenti “continentali”! Parziale risposta contro una situazione così penalizzante, la si è avuta nel corso Dell’EXPO di Milano appena trascorso, in cui si è ottenuto dal ministero della Sanità l’autorizzazione a poter esportare dalla Sardegna il porcheddu “precotto”. L’augurio, per il bene economico e sociale della Sardegna, è che si arrivi al più presto alla soluzione del problema sanitario all’origine: la peste suina africana, malattia dei suini, che non è pericolosa per la salute umana, ma mette a rischio la sopravvivenza del patrimonio suinicolo isolano. È altrettanto evidente che tale condizione permetterebbe alla carne del porcheddu isolano di diventare uno dei prodotti “Sarda Tellus” più importanti.È difficile che un sardo o un gruppo di sardi emigrati e i loro amici, in qualsiasi parte del mondo si trovino, non abbia “l’esigenza” di ritrovarsi a tavola intorno a un piatto di porcheddu appena arrostito: un vero e proprio rito! Da cui il porcheddu o porceddu o prochisceddu o polcheddu come è chiamato in tutte le sfumature della lingua sarda, con il suo sacrificio, permette alla gente di alimentarsi e condividere momenti gioiosi e allegri come quello del prossimo venerdì 15 luglio! Il menù proposto per l’occasione dai soci del Gremio Sardo in collaborazione con il ristorante L’Ostreria dei F.lli Pavesi, permetterà di gustare il classico “porcheddu” (maialetto) allo spiedo, allevato in continente, il pane carasau, il formaggio pecorino del caseificio “Sa Costerà” di Anela, , le seadas, il vino “Cannonau” di Jerzu e la birra artigianale sarda: “Nora” d Oliena oltre al mirto e al filu ‘e ferru. Sarà presente nel menù anche la birra artigianale piacentina, “Retorto” di Podenzano.La serata sarà allietata dal gruppo musicale “Big Harp blues band”, di cui fa parte il chitarrista milanese- casteddaio (cagliaritano) Mauro Amara.