Sprint finale per la XII edizione di Dal Mississippi al Po: il festival letterario e musicale di Fedro, che ha aperto ufficialmente a fine maggio, e che tra rassegne collaterali tra Piacenza e la provincia e la prima tranche di appuntamenti internazionali ha messo insieme quasi una cinquantina di eventi, si appresta ad abbassare le serrande, non prima, però, di portarsi a casa ancora tre giorni a Travo nel parco archeologico “Archeotravo”, da giovedì 7 a sabato 9 luglio,
Giovedì 07 Luglio 2016
ore 18,30: Storie di questo mondo – Maurizio Matrone presenta Stefano Bernazzani e Filippo Fornariore
ore 21,00: Storie dell’altro mondo – “Giallo pallido, nero gelido. Delitti del Grande Nord”: Francesco Caringella presenta Mikaela Bleyore
ore 22,00: Live Music, Palco Internazionale TARANTA NERA – OFFICINA ZOÉ & BABA SISSOKO -ingresso libero-
Location unica per tutti gli appuntamenti con gli autori del festival, ogni giorno a partire dall’ora dell’aperitivo, e con i grandi live della serata sarà il Parco Archeologico di Travo (PC), splendida cornice naturalistica sulle rive del fiume Trebbia, una piccola perla sorta di recente in Valtrebbia che anche lo scorso anno ha ospitato Dal Mississippi al Po e non ha mancato di incantare sia gli ospiti della rassegna di Fedro, che le centinaia di spettatori del festival.
Il primo appuntamento di questa seconda tornata di appuntamenti musicali e letterari è per le 18:30 di giovedì 7 luglio con Stefano Bernazzani e Filippo Fornari, due autori originari della zona di Piacenza, che racconteranno a Maurizio Matrone i loro nuovi romanzi: Bernazzani ha di recente dato alle stampe “L’uomo delle statue”, mentre il nuovo libro di Fornari, dal titolo “Omicidi all’Isola, erotico nevrotico blues” uscirà ad agosto.
L’ospite del primo appuntamento letterario internazionale della tre-giorni travese sarà la scrittrice svedese Mikaela Bley, sul palco principale del Parco Archeologico a partire dalle ore 21:00, che sarà presentata da Francesco Caringella, esperto di diritto amministrativo. Nata a Stoccolma, la Bley per anni ha lavorato come produttrice per il canale televisivo TV4, e attualmente si dedica alla scrittura a tempo pieno, forte anche del clamoroso successo internazionale del suo romanzo d’esordio “Segreto di Famiglia”, edito in Italia da Newton Compton, primo libro di una serie che avrà per protagonista la stessa ostinata giornalista, amatissima da tutti i fan del primo capitolo della saga: Ellen Tamm.
Dalle 22:00 poi il palco sarà tutto per la musica live. Se quando è stato svelato il programma musicale della tre giorni a Travo gli aggettivi utilizzati per definirlo sono stati “ibrido” e “contaminato”, il super gruppo che si esibirà nella serata di giovedì 7 incarna alla perfezione tali definizioni: dall’unione dei salentini Officina Zoè e del grande percussionista maliano Babà Sissoko prende vita la Taranta Nera, un progetto che promette di far ballare tutta la Valtrebbia. Grandi padri della musica salentina, gli Officina Zoè sono pulsazione pura per la danza e per la trance. Band trascinante, dal sound inconfondibile e ambasciatrice della pizzica nel mondo, l’elemento di forza di questi sei musicisti è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile, col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione. Solo in questo modo è stato possibile ridare alla musica popolare del Salento, alla Pizzica, il suo ruolo nel panorama internazionale della World Music. Quanto Baba Sissoko, che sarà con loro sul palco di Travo, è discendente da una grande famiglia di Griots, figure erranti del Mali che detengono e tramandano il sapere, la tradizione, la storia e la cultura locale. Inizia la sua carriera suonando il Tamani (tamburo parlante), accompagnando il nonno nei suoi viaggi da Griot. Il suo stile è estremamente particolare: alle melodie e ritmi propri della sua tradizione africana come quelli Bambara, Peul, Mandinga e Sonsari fonde sonorità occidentali come il jazz, il rock e il blues, effettuando una contaminazione tra questi generi.
La festa intorno al festival
Come già lo scorso anno, anche quest’anno, durante i tre giorni di Dal Mississippi al Po, al Parco Archeologico di Travo verrà approntata una festa gastronomica che farà da contorno al festival. A partire dalle 18:30 si potrà cominciare con una degustazione di vini a Km Zero, prosegue infatti la collaborazione, riuscitissima lo scorso anno, con alcune cantine vitivinicole del territorio di Travo. Per l’ora di cena si scalderanno poi le griglie de “La Vaca Loca”, che proporrà come sempre specialità di carne, ma la vera novità di quest’anno sarà la presenza del food-truck Foodstock, che delizierà il palato di vegetariani e vegani o di chi semplicemente cercherà un’alternativa leggera e gustosa. A suggellare il tutto il servizio bar, curato da “I Tre Mori” di Fiorenzuola.
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