Piacenza – Nuova location per la tappa di Bobbio di “Summertime in Jazz”, che quest’anno si terrà nei chiostri di San Colombano, noti a chi frequenta il paese per il suo rinomato festival del Cinema. La serata in programma domenica 10 luglio alle 21.30 prevede la proiezione del film che il fotografo e videomaker Fausto Mazza ha girato raccogliendo immagini della Val Trebbia nell’arco di tre anni. Il film sarà accompagnato dal vivo dal commento sonoro di un quartetto di musicisti che hanno amato molto la pellicola, la sua storia e il mondo che evoca e per questo hanno deciso di affrontare la sfida di creare una colonna sonora che accompagni lo spettatore nel corso della visione. Il gruppo è formato da Gianni Azzali, Gianni Satta, Silvio Piccioni e Alberto Venturini, rispettivamente al sax e flauto, alla tromba e flicorno, alla chitarra e alle percussioni. La proiezione con concerto è ad ingresso libero, grazie al sostegno accordato alla rassegna dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e al patrocinio della Provincia di Piacenza, della Regione Emilia-Romagna e di tutti i nove Comuni coinvolti dislocati tra la Val Trebbia e la Val d’Arda. Fausto Mazza per più di tre anni ha raccolto immagini di una valle (quella del Trebbia), registrandone il respiro; quello ampio delle stagioni e quello vicino del vento che increspa il filo dell’acqua. Tre anni di ricerca, di appostamenti, di giorni e notti sotto il cielo, in silenzio, per esplorare la natura del territorio dove scorre il fiume. Tre anni di riprese per comporre un racconto ritmato e coinvolgente che, con un linguaggio inconsueto, ci accompagna alla scoperta di luoghi sorprendenti perché sconosciuti o semplicemente perché guardati da un altro punto di vista.Film, documentario e nessuno dei due, “Physis” nasce nel silenzio dei boschi per incontrare la musica e scorrere insieme ad essa sul palco. Un progetto organico di immagini e musica suggerito dall’incontro tra un fotografo/video-maker e un gruppo di musicisti interessati al lavoro di Mazza e alla creatività che un’operazione come questa richiede. Il quartetto in questione ha lavorato sulle silenziose e poetiche immagini di Mazza per rendere al massimo il senso e il significato del trascorrere del tempo nella natura di una splendida vallata come quella del Trebbia. “Non è un compito facile – afferma Gianni Azzali – che fa parte del gruppo che accompagna dal vivo le immagini – ma è stimolante e rompe quegli schemi che a volte si formano in un quartetto jazz, perché richiede apertura mentale e una predisposizione a guidare la musica in un percorso che non sai bene dove andrà a finire!”.Tutti e quattro i musicisti utilizzeranno anche effetti elettronici a sostegno del tipico suono acustico dei loro strumenti, legati insieme dalle chitarre di Silvio Piccioni, che farà da “collante” sonoro.
Fausto Mazza è un fotografo che sfugge alle definizioni. Nel suo lungo percorso professionale ha esplorato le possibilità espressive della fotografia e del video avendo sempre la sintesi come punto di riferimento. I suoi lavori sono riconoscibili perché raccontano storie in un contesto di pulizia, rigore formale e di attenzione per i dettagli, senza mai cercare scorciatoie.Gianni Azzali ha suonato e fatto esperienza fin da giovanissimo nei più svariati contesti. Ha collaborato con numerose personalità del jazz come Piero Bassini, Massimo Manzi, Furio Di Castri, Piero Leveratto, Tino Tracanna, Attilio Zanchi e ha militato in varie Big Band e preso parte a musical e progetti espressivamente ibridi. Tra gli ultimi progetti l’Electric Quartet con Cella, Poli e Orsi, “Portrait of Mingus”, quintetto a nome del contrabbassista Attilio Zanchi e il quartetto con Mario Zara, Mauro Sereno e Luca Mezzadri.Gianni Satta si avvicina alla tromba sin da giovanissimo come autodidatta per poi entrare a far parte della banda del suo paese, Livraga, in provincia di Lodi. Da qui inizia un percorso musicale che spazia dalla musica originale per banda sino alla musica classica. Inizia a suonare in diverse formazioni, crescendo musicalmente ed acquisendo diversi stili come il Funk, il Soul e il Blues; tutte esperienze che gli hanno permesso di incorporare tutte quelle influenze che arrivano dalla cultura afroamericana e di creare uno stile personale. Diverse sono oggi le collaborazioni con svariati artisti.Silvio Piccioni è un chitarrista che ha accompagnato in tournee moltissimi big della musica italiana, oltre a suonare in diversi progetti e insegnare in numerose scuole di musica. Dopo gli studi al “Git” di Los Angeles, si appassiona anche alla musica classica e contemporanea, studiando composizione al Conservatorio “Nicolini” di Piacenza. Musicista ecclettico e versatile, è particolarmente votato alla sperimentazione.Alberto Venturini è un musicista davvero poliedrico e polistrumentista. Passa con estrema facilità dagli strumenti a percussione ad alcuni strumenti ad ancia poco diffusi, come il sax baritono e il clarinetto basso, senza disdegnare gli altri clarinetti e saxofoni. Si cimenta con successo anche come compositore e produttore discografico; un musicista davvero completo.
Tutte le info in tempo reale su www.summertimejazz.it oppure sui social, la pagina www.facebook/summertimeinjazz, il profilo Twitter www.twitter/pcjazzclub attraverso l’hashtag #SummertimeInJazz e, da quest’anno, anche su Instagram come Piacenza Jazz Club.
Giovedì 14 luglio alla cantina “Il Poggiarello”, località Scrivellano di Travo, si potrà ascoltare la musica del progetto “Art meets Art” degustando insieme del buon vino grazie all’appuntamento con “Jazz SummerWine”. Il concerto successivo della rassegna è in programma venerdì 15 luglio alle ore 21.30 in Piazza Trento a Travo con il nuovo progetto di Giuliano Ligabue con ben otto elementi sul palco.