E’ stato consegnato questa mattina nella Basilica di sant’Antonino, durante le celebrazioni del Santo patrono il premio “Antonino d’Oro 2016″a Giancarlo Bianchini, presidente dell’Associazione di Volontariato As.so.fa. Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di un piacentino che, con passione e generosità, si è speso nell’educazione dei giovani (in famiglia, in parrocchia, nell’ Azione Cattolica e come docente universitario), nella politica (come deputato della Repubblica e amministratore di enti locali) e nel volontariato soprattutto nell’As.so.fa. (Associazione Solidarietà Famiglie), realtà di solidarietà finalizzata a rispondere ai bisogni di famiglie con ragazzi disabili.
“Nella testimonianza di vita del prof. Bianchini, riconosciamo alcuni “tratti” che possono essere presi come riferimento da tutti coloro che, giovani e adulti, hanno a cuore il bene della nostra città” si legge nella jmotivazione. Innanzitutto, la passione dell’educatore preoccupato non solo di trasmettere nozioni ma di attivare processi finalizzati a far emergere le potenzialità proprie di ogni persona considerata nella sua integrità e unicità. In secondo luogo, l’impegno politico orientato a favorire un reale e possibile bene comune di tutti i cittadini, interpretato alla luce dell’ideale che la politica è “la forma più alta di carità” (Paolo VI) e non occasione per alimentare interessi personali o di parte. E da ultimo, la dedizione nel volontariato non solo per difendere il diritto di integrazione delle persone disabili nel nostro tessuto sociale ed ecclesiale, ma per mostrare fattivamente la bellezza dei doni e i preziosi insegnamenti che le persone più fragili sono in grado di offrire quando sono adeguatamente sostenute attraverso un’esperienza di comunità, intesa come luogo di perdono, di festa e di preghiera. Il suo agire schietto, tenace e appassionato, non disponibile a facili accomodamenti quando in gioco c’è il bene delle persone più deboli e delle loro famiglie, lo riteniamo uno stimolo positivo per la vita della nostra città e della nostra chiesa. Il prof. Bianchini, insieme alla moglie Rosetta, ai figli e a numerosi volontari, hanno dedicato e continuano a dedicare il loro impegno per l’As.so.fa, diventata anche – insieme ad altre realtà presenti sul nostro territorio – un’ importante “palestra” formativa per diversi studenti delle scuole superiori piacentine, che attraverso percorsi di stage incontrano questa esperienza e decidono poi di dedicarvi un impegno continuativo, sottolineando così l’importanza che questi contesti, se riescono a trasmettere ai giovani il valore della diversità come ricchezza, possano essere esperienza di crescita e di speranza. Per tali motivi il Capitolo dei Canonici ha valutato opportuno, in questo anno Giubilare della Misericordia, conferire al prof. Giancarlo Bianchini tale onorificenza che simbolicamente viene attribuita anche a tutti i ragazzi disabili, ai loro genitori e ai volontari che hanno condiviso e ancora oggi condividono questo cammino di solidarietà e di fede. Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla 30^ edizione, viene annualmente sponsorizzato e patrocinato dalla Famiglia Piasinteina. Verrà consegnato personalmente da S.E.Rev.ma monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, il 4 luglio p.v. nella Basilica Sant’Antonino a conclusione della solenne celebrazione eucaristica delle ore 11.00.
GIANCARLO BIANCHINI
Nasce a Monticelli d’Ongina il 4 novembre 1938. Nel 1955 si trasferisce a Piacenza, dove il padre apre, a San Lazzaro, un distributore di benzina dell’Agip. Già attivo come educatore dei ragazzi dell’Azione Cattolica nel paese natale, si inserisce nella vivace parrocchia di Santa Maria in Gariverto. Qui conosce Rosetta Casali, insegnante elementare, che diventerà sua moglie il 2 giugno del 1966. Dal matrimonio nascono Chiara, Lucia e Francesco. Laureato in Economia a Parma – Bianchini si è mantenuto agli studi con il lavoro da ragioniere –, è stato ricercatore all’Istituto sulle fonti di energia alla “Bocconi” e docente di economia aziendale, prima all’Università di Parma, quindi – dal 1973 – all’Università di Modena. Dal 1975 al 1983 è presidente della Camera di Commercio di Piacenza e, per alcuni anni, Presidente dell’Ente Fiera. Viene eletto in Parlamento come deputato della Repubblica nelle fila della Democrazia Cristiana nel 1983 e riconfermato nella successiva legislatura, restando in carica fino al 1992. Intenso anche il suo impegno nel mondo ecclesiale e nel sociale. Nel 1962, quando è presidente diocesano della Giac (Gioventù Italiana di Azione Cattolica), è tra i promotori dell’Operazione Kisinga, che inaugura la Quaresima missionaria nella nostra diocesi a favore dei missionari della Consolata. Nel 1965, per nove mesi, è alla guida dell’associazione nel suo complesso. A metà degli anni ’60 si impegna all’interno della Casa del Fanciullo, in stretta collaborazione con padre Gherardo. Alla fine degli anni ’80 conosce la Comunità di Sant’Egidio e partecipa in Mozambico alla delegazione di osservatori che devono vigilare sulla regolarità delle elezioni. Nel 1991, insieme alla moglie Rosetta, conosce Jean Vanier, fondatore delle “Comunità dell’Arca” e di “Fede e Luce”, con le quali è nato un rapporto di amicizia e di collaborazione culminate nella realizzazione dello spettacolo sulla figura di San Francesco messo in scena a Roma in occasione del Giubileo del 2000. Dal 1993 è presidente dell’associazione “As.so.fa.” (Associazione Solidarietà Famiglie) nata nel 1981 da genitori con figli disabili e da volontari provenienti da movimenti cattolici dietro l’invito dell’allora vescovo Enrico Manfredini. Associazione che ancora oggi risponde ai bisogni di 70 persone disabili e alle loro famiglie, contando su circa 100 volontari giovani e adulti.
Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di un piacentino che, con passione e generosità, si è speso nell’educazione dei giovani (in famiglia, in parrocchia, nell’ Azione Cattolica e come docente universitario), nella politica (come deputato della Repubblica e amministratore di enti locali) e nel volontariato soprattutto nell’As.so.fa. (Associazione Solidarietà Famiglie), realtà di solidarietà finalizzata a rispondere ai bisogni di famiglie con ragazzi disabili. Nella testimonianza di vita del prof. Bianchini, riconosciamo alcuni “tratti” che possono essere presi come riferimento da tutti coloro che, giovani e adulti, hanno a cuore il bene della nostra città. Innanzitutto, la passione dell’educatore preoccupato non solo di trasmettere nozioni ma di attivare processi finalizzati a far emergere le potenzialità proprie di ogni persona considerata nella sua integrità e unicità. In secondo luogo, l’impegno politico orientato a favorire un reale e possibile bene comune di tutti i cittadini, interpretato alla luce dell’ideale che la politica è “la forma più alta di carità” (Paolo VI) e non occasione per alimentare interessi personali o di parte. E da ultimo, la dedizione nel volontariato non solo per difendere il diritto di integrazione delle persone disabili nel nostro tessuto sociale ed ecclesiale, ma per mostrare fattivamente la bellezza dei doni e i preziosi insegnamenti che le persone più fragili sono in grado di offrire quando sono adeguatamente sostenute attraverso un’esperienza di comunità, intesa come luogo di perdono, di festa e di preghiera. Il suo agire schietto, tenace e appassionato, non disponibile a facili accomodamenti quando in gioco c’è il bene delle persone più deboli e delle loro famiglie, lo riteniamo uno stimolo positivo per la vita della nostra città e della nostra chiesa. Il prof. Bianchini, insieme alla moglie Rosetta, ai figli e a numerosi volontari, hanno dedicato e continuano a dedicare il loro impegno per l’As.so.fa, diventata anche – insieme ad altre realtà presenti sul nostro territorio – un’ importante “palestra” formativa per diversi studenti delle scuole superiori piacentine, che attraverso percorsi di stage incontrano questa esperienza e decidono poi di dedicarvi un impegno continuativo, sottolineando così l’importanza che questi contesti, se riescono a trasmettere ai giovani il valore della diversità come ricchezza, possano essere esperienza di crescita e di speranza. Per tali motivi il Capitolo dei Canonici ha valutato opportuno, in questo anno Giubilare della Misericordia, conferire al prof. Giancarlo Bianchini tale onorificenza che simbolicamente viene attribuita anche a tutti i ragazzi disabili, ai loro genitori e ai volontari che hanno condiviso e ancora oggi condividono questo cammino di solidarietà e di fede. Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla 30^ edizione, viene annualmente sponsorizzato e patrocinato dalla Famiglia Piasinteina.