Il parco Baia del Re diventa un bivacco, sollecitata la chiusura notturna

Il Comitato Baia del Re rinnova all’amministrazione la richiesta, sollecitata più volte, di chiudere il parco della zona, diventata ormai bivacco per persone che scelgono proprio il parco per pernottare.

Radio Sound

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato 

“Siamo un comitato composto da una cinquantina di famiglie, al quale l’amministrazione comunale aveva assicurato verbalmente, più di un anno fa, che il parco giochi sarebbe stato “a breve” chiuso durante la notte (d’altronde come TUTTI i parchi pubblici di Piacenza), mentre ora non solo resta sempre aperto con tutte le conseguenze che è facile immaginare e che abbiamo sistematicamente segnalato (danneggiamenti, vandalismo, rifiuti gettati e lasciati dove capita), ma ci tocca anche verificare che NESSUNA pattuglia passa nel parco durante la notte.Siamo convinti che sarebbe stato più opportuno, prima di intitolare il parco giochi ad un ex-sindaco in pompa magna e a favore di telecamere, sistemare le poche cose che chiediamo da tempo (abbiamo provveduto noi a piantumarlo, ma per almeno un paio d’anni  resterà NON  fruibile durante il giorno nei mesi più caldi in quanto NON C’E’ ombra), per le quali è sempre più difficile accettare di sentirsi rispondere che si sistemeranno “a breve” e che “non ci sono soldi”, visto che, ad esempio, quelli per il cartello sono stati trovati.Riconosciamo quindi gli sforzi di questa amministrazione compiuti per migliorare una zona di circa 200.000 mq (se non ricordiamo male) “ereditata” da chi ha realizzato gli immobili in condizioni sicuramente non ottimali (interramento laghetto, spostamento fermata del pullman n°11, installazione fontanella e recinzione parco giochi), ma riguardo alle criticità e ai problemi da noi segnalati da tempo (chiusura notturna parco giochi, installazione seconda fontanella nel parco – visto che l’unica presente è nel parco giochi, stazionamento di personale di polizia municipale durante il giorno anche per brevi periodi e pattugliamento notturno da parte di forze dell’ordine) crediamo che il piccolo sforzo economico necessario non possa essere assolutamente preso a giustificazione per rinviarne ulteriormente le risoluzioni”.