Aspettavano che i furgoni delle ditte si fermassero e rimanessero incustoditi. Poi, indossata una casacca catarinfrangente per destare meno sospetti aprivano i portelloni e rubavano il contenuto. Due uomini, di 56 e 38 anni e residenti a Milano, sono stati denunciati con l’accusa di furto pluriaggravato. Secondo i carabinieri di Fiorenzuola che hanno condotto le indagini i due avrebbero commesso almeno quattro colpi in provincia di Piacenza, nello specifico in Valdarda, uno a Fiorenzuola nell’ottobre 2015 e tre ad Alseno, nel maggio 2015. Secondo gli inquirenti i due non agivano da soli, bensì con la collaborazione di almeno un altro complice. Il gruppo individuava un furgone, potenziale bersaglio, e lo seguiva a bordo di un Fiat Doblò finché il mezzo prescelto non rimaneva incustodito dal conducente. A quel punto i banditi entravano in azione, indossavano giubbini catarinfrangenti per sembrare addetti ai lavori, aprivano il portellone e rubavano il contenuto che trovavano all’occorrenza: in tre casi si parla di attrezzi da lavoro o macchinari, in un caso di un impianto hi-fi, un bottino complessivo di circa 6mila euro.
Ogni volta che un conducente denunciava il furto i carabinieri analizzavano le telecamere della zona e in tre casi le gesta della banda sono state effettivamente filmate dall’inizio alla fine. Nel quarto caso niente telecamere, ma la vittima del furto ha notato i movimenti sospetti di due sconosciuti risultati poi gli stessi immortalati nelle registrazioni video. A quel punto i carabinieri di Fiorenzuola, guidati dal Maggiore Emanuele Leuzzi, hanno dato il via alle indagini fino a quando il Doblò utilizzato dalla banda è stato rintracciato dalla polizia in provincia di Milano. A bordo merce rubata non riferibile ai colpi “piacentini” il che lascia presagire che il gruppo abbia colpito anche altre volte in altre province. Per i due è scattata così la denuncia per furto pluriaggravato, a uno dei due è stata consegnata ieri la notifica di chiusura delle indagini.