Roncaglia a dieci mesi dall’alluvione è ancora un paese ferito. Se le strade e le case, almeno all’esterno, hanno ripreso la loro consueta e distinta sobrietà, nell’animo delle persone quel 14 settembre 2015 è difficile da cancellare. Le cicatrici, testimoniate poco prima che iniziasse l’assemblea pubblica convocata dal Comune, vengono mostrate soprattutto dalle donne della frazione di Piacenza, che dopo qualche insistenza – dovuta più all’educazione che alla reticenza – si lasciano andare e sbottano: “Quando piove abbiamo ancora paura. Stanno facendo i lavori, però hanno iniziato dall’alto, mentre è da qui che devono cominciare”. Una visione, sulle operazioni per la messa in sicurezza del Nure, condivisa da molti: “Devono cominciare da basso, non da monte, perché se dovesse ancora uscire sarebbe un disastro” ha sostenuto un altro. La questione, però, verrà poi spiegata nel dettaglio dagli esperti.
Messi da parte i cantieri, che vengono seguiti con puntiglio e preoccupazione, l’altro aspetto che solleva più di un malumore è legato ai risarcimenti post-disastro ambientale. Circa mille euro a testa sono stati ricevuti in tempi brevi, del resto invece non sembra ancora esservi traccia: “Hanno detto che hanno stanziato dei soldi, però nessuno ne sa ancora niente – dice una signora seduta su una panchina, in attesa che l’assemblea cominci nell’ex scuola elementare -, anche perché mille euro non sono bastati neanche per i primi pagamenti”. Le fa eco un’altra: “Io ho avuto danni pesanti a due case, però di altri fondi neanche l’ombra”. E scherza un’altra: “Soldi? Solo quelli della pensione e mezza me la mangia il governo”.
Passata la rabbia delle scorse assemblee, rimane quindi un po’ di diffidenza. Ma la riunione, in seguito, si è svolta con attenzione da parte dei molti presenti, nonostante i tanti dati, piani, pratiche e informazioni che sono stati divulgati. A presenziare, il sindaco Paolo Dosi, la cui voce preregistrata sarà quella che avviserà direttamente sul telefono dei cittadini in caso di bisogno tramite Alert System, al comandante della polizia municipale Stefano Poma, fino al responsabile di Aipo, Massimo Valente.
Proprio quest’ultimo si è incaricato di contestualizzare i lavori in corso sul Nure: “Siamo al 40% dell’avanzamento dell’intervento. Prima abbiamo costruito l’argine, dal canale della bonifica, fino alla ferrovia per Piacenza-Cremona. Ad ora è stato coperto tutto il tratto, fino alla strada per Cortemaggiore, circa 150 metri di argine, nonostante le piogge che hanno rallentato le operazioni. Contemporaneamente abbiamo reperito il materiale all’interno dell’alveo del fiume, per cui sono stati realizzati diversi tratti dove il corso d’acqua è stato allargato, per far abbassare la pericolosità di certi eventi. Il termine dei lavori è previsto a fine ottobre, però entro il mese di agosto sarà tutto concluso, mancheranno solo le rifiniture”. Il costo totale delle opere 850mila euro.
Il sindaco, dal canto suo, si è invece occupato di rendere noto il nuovo servizio di avviso telefonico in caso di emergenza: “E’ un sistema attivato tu tutto il territorio comunale, suddiviso in zone, con il quale potremo avvisare le persone dell’arrivo di un evento calamitoso. E’ uno strumento con il quale vogliamo abituare le persone ad utilizzare questi messaggi, che non saranno solo di preallarme ma anche di informazioni utili”. I numeri di telefono sono stati raccolti, non solo dall’elenco telefonico ma anche dal database del ministero, quindi sarà possibile richiedere si essere esentati dalle chiamate però, è stato aggiunto, in caso di forte pericolo il segnale potrebbe essere comunque inviato per cause i forza maggiore.
Infine, il comandante della municipale Poma, ha relazionato sull’esercitazione di protezione civile sul rischio alluvioni che si terrà proprio a Roncaglia e sugli aspetti pratici da seguire in caso di emergenza: “Il Protocollo è stato adeguato al nuovo sistema di allertamento. Oggi utilizziamo un codice colore (verde, giallo, arancione e rosso), un linguaggio comune a tutta Italia. E’ stato semplificata la a filiera tra enti, è stato effettuato un censimento delle aree esondate, con il potenziamento del servizio comunale di reperibilità e pronta disponibilità (per esempio, le pattuglie della municipale con altoparlante), oltre alle persone che si sono rese disponibili ad essere reperibili come volontari. Tutte le informazioni di base, sono anche sul sito del Comune di Piacenza”.