Una realtà solida, da sempre vicino al territorio e in grado di rilanciarsi anche in periodi difficili. Queste le caratteristiche della Banca di Piacenza, che in mattinata ha festeggiato il suo 80esimo dalla fondazione. Esattamente il 23 giugno 1936, infatti, nasceva questo istituto di credito, fondato da un gruppo di lungimiranti professionisti ed imprenditori piacentini animati dal comune intento di garantire alla nostra città – dopo la grave crisi economica dei primi anni Trenta – un nuovo soggetto in grado di configurarsi come punto di riferimento per l’economia e lo sviluppo.
Una banca – come scrissero gli Amministratori dell’Istituto nel 1946, nel decennale di fondazione – “nata per motivi ideali che si compendiano nell’amore della propria città, nel desiderio di rinascere ad un’economia bancaria locale che nel passato aveva dato lustro alla nostra terra”.
Per celebrare l’occasione questa mattina, 23 giugno 2016, all’interno di Palazzo Galli si è tenuta l’inaugurazione della sala espositiva dedicata al professor Ferdinando Arisi, noto critico d’arte e che per anni collaborò attivamente con la Banca di Piacenza per valorizzare i beni artistici di città e provincia.
Uno spazio non ancora concluso, nonostante contenga numerosi cimeli e ricordi della storia della banca, che prenderà forma definitiva il 25 giugno, dalle 17, quando verrà svelata alla città la mostra dedicata al famoso pittore piacentino Gustavo Foppiani, curata dal critico Vittorio Sgarbi.
Ottant’anni e non sentirli. “E’ vero – ha confermato il presidente Luciano Gobbi -, abbiamo uno spirito giovane che è determinato dall’aver fatto bene il nostro lavoro, fedeli ai valori fondanti. Portiamo avanti tante iniziative, non solo economiche, perché ancorati nei valori del credito popolare. Viviamo in simbiosi con la nostra comunità, con attenzione alla cultura e alla memoria. Oggi non si parla un granché bene delle banche – ha continuato – ma con noi direi che si può stare più che tranquilli. Siamo ai vertici come indice di solidità, con il 18,6% contro una necessità di legge del 7%. Abbiamo prospettive positive, perché specchio di un territorio operoso e laborioso, che vive di ottimismo, nonostante i tempi difficili. Un sogno – ha concluso – è quello di continuare a dare buoni frutti, sia in termini economici che sociali e culturali”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente d’onore della Banca di Piacenza. Sforza Fogliani, con originalità, ha spiegato come mai, rispetto ad altre realtà bancarie, questa sia rimasta ben lontana da ogni tipo di scandalo: “In passato le chiamavamo ‘ginnastiche acrobatiche’. Gran parte delle banche che non vanno a finire bene è perché sono condizionate soprattutto dal governo delle stesse, ispirato a un gigantismo che non abbiamo mai perseguito. Il nostro motto è ‘fare passo che gamba consente’. E’ quello che ho imparato quarant’anni fa, quando sono entrato per la prima volta in questa banca. Siamo solidi, proprio per l’assenza di voli pindarici o, appunto, ginnastiche acrobatiche”. In seguito, dopo aver ripercorso la lunga storia dell’istituto, l’avvocato ha voluto porgere un pensiero anche al presente: “L’attuale presidente Gobbi continua molto bene questo percorso legato al passato e ai nostri valori. E vorrei dedicare particolare attenzione ai dipendenti: abbiamo sempre avuto un grande spirito di corpo, con un personale affezionato che lavora. Ma un conto è lavorare per dispetto, aspettando che passino i secondi, altro modo invece è farlo con la passione di rendere un servizio alla comunità. Questo è lo spirito che ci contraddistingue e i momenti più belli sono quelli della nostra riunione annuale, con la presenza dei pensionati. Per una continuità che vogliamo caratterizzi l’istituto, con coloro che passano in periodo di quiescenza ma si conservano sempre amici della banca”.
Un 80esimo anniversario di fondazione della Banca di Piacenza che non si ferma qui. Questa sera, è in programma un concerto – organizzato in collaborazione con il Comune di Piacenza – che si terrà alle ore 21 nel Cortile di Palazzo Farnese (in caso di maltempo al Teatro Municipale). Il concerto – che sarà eseguito dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal Maestro Fabrizio Dorsi – sarà aperto e concluso da arie verdiane e proporrà un programma di musiche degli ultimi ottanta anni.
Il Concerto è ad inviti personali richiedibili da soci e clienti della Banca presso tutti gli sportelli dell’Istituto o all’Ufficio Relazioni esterne della Sede centrale.