Quarantadue percorsi triennali di dottorato di ricerca, in attuazione del Piano triennale sulle alte competenze, il trasferimento tecnologico e l'imprenditorialità, ovvero la manifattura 4.0 di cui l’Emilia-Romagna vuole essere leader. Fondi per formare gli imprenditori e il management delle imprese, 30 milioni per la Rete Politecnica, ulteriori 9 per il sostegno all’inserimento al lavoro delle persone con disabilità e 7 al contrasto delladispersione scolastica. Sono alcuni dei provvedimenti del Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro 2016-2018 della Regione, approvato ieri dall’Assemblea legislativa, che complessivamente metterà a disposizione 360 milioni di euro in tre anni per le competenze necessarie alla crescita.
Il programma triennale, che individua gli obiettivi e le priorità di intervento sui quali far convergere le risorse comunitarie, nazionali e regionali per le politiche dell’istruzione, rappresenta il disegno unitario per la formazione e per il lavoro.
“L’investimento sulle persone necessita di una visione strategica e di lungo periodo– spiega l’assessore regionale alla Formazione e al lavoro, Patrizio Bianchi-. Solo con una infrastruttura che integra tutti i soggetti formativi si può avere una vera piattaforma della conoscenza, asse portante per lo sviluppo. Questo Programma triennale, in attuazione del Patto per il Lavoro, è un atto di programmazione nuovo, che a seguito del riordino istituzionale porta in capo alla Regione anche l’attuazione delle attività formative, in precedenza delegate alle Province”.
Il Programma triennale si compone di quattro linee di intervento, che ricalcano l’infrastruttura educativa e formativa regionale: il sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale, la Rete politecnica, le Alte competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’imprenditorialità, il Lavoro e le competenze.