“Ancora fumo sul futuro dell’ospedale di Castel San Giovanni. La dimostrazione che il progetto di riordino della sanità regionale continua a fare acqua da tutte le parti e che alla giunta, della nostra gente, non gliene frega un bel niente”.
Matteo Rancan, consigliere regionale della Lega Nord replica così alla risposta ottenuta in aula a una sua interrogazione sul futuro dell’ospedale del Comune piacentino.
“L’assessore alla Sanità non si è nemmeno presentato in Aula – attacca Rancan – e ha lasciato che a rispondere fosse il sottosegretario Rossi. Un disinteresse, quello di Venturi, non solo nei miei confronti, ma verso il comitato che in meno di tre settimane ha raccolto oltre 6 mila firme a sostegno dell’ospedale. Persone che evidentemente non interessano al Pd e alla Giunta Bonaccini. Così come non sembrano interessare all’Asl di Piacenza visto che martedì scorso era stato convocato un Consiglio Comunale aperto durante il quale l’ingegner Baldino avrebbe dovuto spiegare il futuro dell’ospedale. Inutile dire – continua – che del futuro dell’ospedale nulla è stato detto. Così come è accaduto anche quest’oggi in Aula con una risposta fumosa dietro la quale non si è trovato nulla”.
“A questo punto la domanda sorge spontanea: ci si chiede cioè che cosa vuole fare il Pd che in Aula ha votato contro una risoluzione che chiedeva di mantenere i servizi sul territorio e che fuori dal Palazzo si dice pronto al dibattito. Peccato che il dibattito non lo voglia vedere nemmeno dipinto sul muro. Altrimenti – chiosa Rancan – se davvero volesse dialogare e spiegare quello che ha in mente perché i cittadini di Castel San Giovanni avrebbero dovuto riunirsi in un comitato con oltre 6 mila firme per chiedere certezze sul futuro? Lo stesso percorso partecipato di cui ha parlato il sottosegretario Rossi sul territorio – conclude – nessuno lo ha visto. E quel che è peggio è che sembra nessuno lo vedrà mai. Quello che si vede oggi è solo tanta confusione.
E sempre sul tema, di seguito pubblichiamo il comunicato stampa con cui la Lega Nord piacentina replica all'assessore comunale di Piacenza Stefano Cugini in seguito ad un suo post sui social network dedicato a Castelsangiovanni.
LEGA NORD REPLICA A CUGINI: «NOI IN PRIMA LINEA PER DIFENDERE GLI OSPEDALI DI CASTEL SAN GIOVANNI E FIORENZUOLA»
La segreteria provinciale della Lega Nord replica alle dichiarazioni dell’assessore del Comune di Piacenza Cugini che, attraverso i social network, ha accusato gli esponenti leghisti di <<voler far chiudere gli ospedali di Castel San Giovanni e Fiorenzuola. Secondo il Carroccio piacentino «il post di Cugini è delirante. Probabilmente, essendo a corto di temi, cerca pubblicità con la battaglia anti-Lega. Questa è l’ultima volta che rispondiamo, per il futuro preferiamo concentrarci sui problemi dei cittadini, invece che sulle frustrazioni del PD».
"Cugini, evidentemente, è ancora sotto shock a causa delle sconfitte subite sia nei comuni piacentini andati al voto il 5 giugno scorso – prosegue la nota -, prima su tutte Fiorenzuola, che a livello nazionale, visto che scarica su di noi le responsabilità del suo partito. Le sue esternazioni non hanno alcun senso, infatti è grazie a Bonaccini in regione Emilia-Romagna e a Renzi al Governo del Paese se la sanità sta subendo tagli gravissimi, le cui conseguenze si riversano concretamente sui territori. Sono proprio politicanti con la sua stessa tessera a spingere per ridurre le prestazioni ospedaliere. Noi, a differenza loro, ci stiamo impegnando per contrastare il depotenziamento dell’ospedale di Castel San Giovanni nelle sedi opportune, con i nostri consiglieri regionali, senza fare i leoni da tastiera. Noi, da diversi mesi chiediamo una vera specializzazione dei piccoli ospedali. Non quella che propongono loro, atta a creare “ospedali del catasto”, chiusi in orario serale, che operano solo in day hospital, lasciando da parte gli interventi di maggiore importanza di cui potrebbero necessitare i castellani o i fiorenzuolani. I giochini del PD – conclude la Lega Nord di Piacenza – stanno venendo allo scoperto. I “democratici” scendano sul pianeta Terra e si confrontino con la realtà».