Ha patteggiato una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione il 27enne albanese che, nel settembre del 2015 a San Giorgio (Piacenza), dopo una lite violenta con la madre, le versò addosso della benzina. L’accusa è quella di tentato omicidio pluriaggravato. Fu il padre, quel tardo pomeriggio, a scongiurare il peggio dopo essersi accorto di quello che stava facendo il figlio. La sentenza è stata pronunciata questa mattina dal gup Giuseppe Bersani (piemme Emilio Pisante) di fronte agli avvocati difensori Matteo Guarnieri e Andrea Bazzani. Dalla perizia del dottor Corrado Cappa era emerso che “quando rovesciò addosso alla madre della benzina ed estrasse l'accendino era pienamente cosciente e lucido”. Il fatto si era verificato all'inizio di settembre a San Giorgio ed era scaturito nel quadro di un rapporto conflittuale tra il ragazzo e la madre. In quell'occasione la reazione del giovane sfiorò il dramma. Il 27enne rientrò a casa verso le 18.30 con una tanica di benzina e durante un litigio ne buttò una parte addosso alla madre con la quale si era accesa l'ennesima discussione. A scongiurare il peggio fu però il padre, che riuscì a bloccare il giovane non senza fatica. Non finì lì, perché la madre fu poi picchiata dallo stesso figlio con calci e pugni. Qualche ora dopo i carabinieri lo arrestarono prelevandolo all'interno di una roulotte in un camping della zona dove si era rifugiato. Il giudice ha stabilito che il ragazzo sconterà la pena agli arresti domiciliari in una comunità che si occupa di reinserimento.