Anche i lavoratori pubblici e tutti quei settori che hanno a che fare con la Pubblica Amministrazione pronti a incrociare le braccia. Uno sciopero regionale che si terrà il prossimo 24 maggio e che vedrà anche i sindacati piacentini recarsi a Bologna per un corteo che terminerà proprio ai piedi del palazzo dell’Emilia Romagna: “Molti dei motivi per cui scioperiamo sono dettati proprio da scelte nefaste della Regione” spiega Stefania Bollati della FP Cgil. La stessa FP CGIL insieme a CISL FP, UIL FPL, UIL PA hanno infatti proclamato lo sciopero regionale per l'intera giornata o turno di lavoro nell'ambito della vertenza sul rinnovo dei CCNL, sulla riforma del lavoro pubblico, sulla riorganizzazione e riqualificazione dei servizi.
“Da ormai 7 anni il Contratto nazionale è bloccato e la Corte Costituzionale, con una importante sentenza del luglio 2015, ha dichiarato illegittimo il blocco dei CCNL perché non solo ha tolto potere d’acquisto alle retribuzioni (contribuendo a rallentare la ripresa dei consumi) ma anche bloccato la contrattazione impedendo di fatto la necessaria innovazione e competitività dei servizi pubblici e del welfare della nostra regione. Le condizioni di lavoro sono spesso disagiate, senza gli strumenti e le attrezzare adeguate, con leggi farraginose e arretrate che rallentano ed ostacolano l'attività pubblica; il tutto in un Paese che non risparmia dove dovrebbe: prova ne è il fatto che la spesa pubblica continua ad aumentare, mentre la spesa per il personale diminuisce e l'età media è diventata sempre più alta” spiegano i sindacati.
Il 24 maggio quindi sciopero regionale con manifestazione a Bologna.