La facoltà di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali della Cattolica, il Consorzio Agrario Terrepadane, Horta – spin off della Cattolica di Piacenza – e l’azienda agricola Res Uvae hanno siglato un accordo quadro per il progresso e la diffusione dei metodi e delle tecniche innovative in viticoltura.
Un progetto nato per dar vita a un centro di eccellenza, punto di riferimento e catalizzatore di molteplici attività, che ospiterà un flusso consistente di studenti, viticoltori, tecnici, consulenti, esperti e responsabili dei servizi agricoli a visitare e frequentare i vigneti e le strutture di Res Uvae.
Con la primavera 2016 gli studenti della facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza hanno iniziato una serie di attività didattiche presso la nuova azienda viticola Res Uvae a Castell’Arquato, nata come piattaforma dimostrativa di Horta Srl, spin off dell’Università Cattolica. Res Uvae ha l’ambizione di diventare una struttura analoga a quella che Horta ha già realizzato a Ca Bosco, in provincia di Ravenna, dove ogni anno vengono realizzate più di 3000 prove parcellari su grano e altre colture di pieno campo che vengono regolarmente visitate da più di 500 addetti ai lavori tra agronomi, tecnici privati e pubblici, studenti e agricoltori.
In questo contesto gli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale “Epidemiologia e Difesa Integrata delle Colture” e “Disease and Pest Management toward a sustainable viticulture”, accompagnati dal dott. Tito Caffi del Dipartimento DIPROVES, della dott.ssa Silvia Civardi di Horta e dal dott. Federico Rossi di Res Uvae, hanno la possibilità di condurre attività didattiche e di esercitazione pratica tra i filari delle varietà maggiormente vocate delle DOC “Colli Piacentini”.
Qui hanno potuto toccare con mano e affrontare in prima persona alcune pratiche necessarie per la conduzione sostenibile del vigneto. In particolare gli studenti, quasi tutti laureandi, hanno preparato e disposto nei filari le trappole per il bostrico e gli erogatori per il metodo della confusione sessuale nei confronti di tignola e tignoletta; si tratta di pratiche che permettono di ridurre drasticamente il numero degli interventi con prodotti chimici nei confronti di questi organismi dannosi. Gli studenti hanno anche appreso come valutare lo stadio di sviluppo delle diverse varietà di vite coltivate in azienda.
Nelle prossime settimane gli studenti della Cattolica potranno fare proprie anche altre tecniche, come i trattamenti di protezione del vigneto con l’uso di vite.net® e gli interventi di fertirrigazione.
CONFAGRICOLTURA: “Le organizzazioni che rappresentano la filiera vitivinicola hanno accolto con soddisfazione la proroga al 31 dicembre 2016 – concessa dal ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina – dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà della tenuta in forma ‘dematerializzata’ dei registri vitivinicoli (dal sistema cartaceo a quello telematico). “La semplificazione degli adempimenti e la telematizzazione delle procedure, da sempre auspicata dalla filiera vitivinicola, segna un passaggio epocale – spiega il direttore di Confagricoltura Piacenza, Luigi Sidoli, che proprio qualche giorno fa aveva sottolineato la necessità di una proroga-. Il maggior periodo di sperimentazione dovrà consentire alle imprese e alla Pubblica Amministrazione di verificare che i meccanismi informatici assicurino il perfetto funzionamento e piena rispondenza con le attività aziendali, per evitare così di incorrere in errori e disfunzionalità potenzialmente sanzionabili dalle autorità di controllo”. La fase sperimentale ha infatti posto in evidenza alcune criticità operative. “Anche i nostri uffici e le aziende vitivinicole del nostro territorio – spiega Sidoli – si stanno confrontando, non senza difficoltà, con nuovi applicativi che non sono ancora completamente operativi”.