Caritas, sabato la raccolta cibo per i poveri. “Sempre più chiedono aiuto”

La Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, l’Associazione La Ricerca, Piacenza Solidale e con la collaborazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del Centro di Servizio per il Volontariato (SVEP), propongono per il sesto anno questa iniziativa per rispondere alle crescenti difficoltà di singoli individui e famiglie. L’iniziativa si terrà sabato 21 maggio in orario di apertura del punto vendita con l’obiettivo di raccogliere generi alimentari secchi a lunga scadenza destinati a sostenere i servizi della Caritas Diocesana stessa, dell’Associazione La Ricerca, dei Frati minori di Santa Maria di Campagna, della Caritas di Unità Pastorale “La Giara” e dei Gruppi di Volontariato Vincenziano. A ricevere le derrate alimentari donate dai clienti saranno i volontari della Caritas, dell’Ass. La Ricerca, del Centro Caritas “La Giara” U.P. 7-8, dei Frati minori di Santa Maria di Campagna e dei gruppi giovani e famiglie di alcune parrocchie cittadine. I generi alimentari maggiormente richiesti sono: pasta, riso, farina, scatolame, dado vegetale, latte UHT, olio, caffè, zucchero, biscotti, pannolini, omogeneizzati, detersivo per lavatrice.

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I supermercati aderenti all’iniziativa sono: Conad strada Agazzana, Conad via Appiani, Conad via Cella, Conad Pontenure, Conad via Modonesi, Auchan San Rocco al Porto, Sigma Farnesiana, Sigma Borgo Faxhall, Sigma Gossolengo, Coop Eridana via Campo Sportivo Vecchio, Simply Besurica, LD via Emilia Pavese, LD Rivergaro, iN’s via Boselli​

ECCO IL RAPPORTO CARITAS

Nel corso del 2015 le persone ascoltate presso il Centro Diocesano di Servizio Sociale della Caritas Diocesana sono state 1.472. Il dato, pur in leggera flessione rispetto all’anno precedente, mostra una tendenziale stabilità. Scendendo maggiormente in profondità, attraverso la testimonianza dei volontari e degli operatori del centro di ascolto diocesano, si conferma tuttavia un aumento del numero di colloqui e del tempo dedicato alle persone a motivo della sempre maggiore complessità delle traiettorie di vita che richiede una presa in carico sempre più articolata ed approfondita. In tal senso si conferma con forza il fenomeno segnalato a livello nazionale nel “Rapporto 2014 sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia” della Caritas Italiana, secondo cui “La complessità delle situazioni incontrate contribuisce in alcuni casi alla diminuzione del flusso di utenza complessivo: di fronte a storie personali e familiari complesse, multiproblematiche e tendenti alla stagnazione, è sovente necessario ripetere più ascolti, predisporre un progetto d’intervento step by step, verificare tappe e obiettivi via via conseguiti, attivare soggetti e risorse del territorio, ecc. Tutto ciò implica un grande sforzo organizzativo e tempi più lunghi di ascolto che determinano una inevitabile riduzione del volume di utenza presa in carico” (Caritas Italiana, 2014).