Taglio del nastro con doppio appuntamento per l’inaugurazione de “La Gemma”, la nuova sede del Centro socio-riabilitativo per disabili adulti gestito dalla cooperativa sociale Il Germoglio Due. Alle 16 di venerdì 20 maggio appuntamento nelle sale di via Bubba 25 alla presenza di Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia Romagna, dell’onorevole Francesca Bonomo, che ha partecipato alla stesura del disegno di legge sul Terzo settore approvata in Senato, del sindaco Paolo Dosi e del Vescovo Gianni Ambrosio. Inaugurazione ufficiale, benedizione dei nuovi locali e quindi, alle 17, trasferimento alla Sala dei Teatini per l’evento organizzato dal Comune e che vedrà la presenza anche di Luigi Bobba, sottosegretario al Welfare. Nel corso dell’incontro si parlerà proprio dei contenuti e delle prospettive del disegno di legge di riforma del Terzo settore.
La storia de “Il Germoglio Due” inizia nel 1993, dopo una scissione con l’originaria cooperativa “Il Germoglio”, e si occupa dell’attività di cura e riabilitazione di persone disabili che prima veniva svolta all’interno dell’unica cooperativa “Il Germoglio”, assieme a quella di inserimento lavorativo. Per necessità imposte dalla legge, la duplice attività che faceva capo all’unica cooperativa originariamente presente viene distinta, assegnata l’una al “Il Germoglio”, l’altra alla nuova realtà “Il Germoglio Due”.
Nei primi vent’anni di attività, la cooperativa svolge la propria attività utilizzando locali e spazi esterni in affitto. Nel 2012 si apre la possibilità di acquisire i locali in proprietà, unitamente ad una porzione di terreno adiacente ai locali stessi; operazione che costituisce la premessa per l’avvio di un percorso di ampliamento e riqualificazione del Centro Diurno. Dopo oltre tre anni di intenso lavoro, tra progettazione e realizzazione, nasce “La Gemma”, il nuovo Centro completamente ripensato e rivisitato, con spazi doppi rispetto ai precedenti, più moderno e funzionale.
I lavori sono stati suddivisi in quattro fasi e hanno interessato l’implementazione della vecchia sede attraverso la costruzione di un modulo aggiuntivo, la ristrutturazione dei locali esistenti, l’allestimento, ammodernamento e riqualificazione di mobili, arredi ed attrezzature interne e l’allestimento di un’area esterna di complemento e servizio al centro.
Autonomia e qualità del servizio sono le parole-chiave che riassumono il senso e le opportunità aperte dal percorso di adeguamento e ampliamento della sede. Autonomia in quanto ora la cooperativa è totalmente autonoma e libera nell’accesso, nella fruizione e nella progettazione degli spazi dedicati alla propria attività.
Qualità del servizio in quanto l’aumento degli spazi, unito alla loro riqualificazione, consente di attuare strategie di intervento individuali o per piccoli gruppi, fornendo così risposte sempre più specializzate e mirate agli utenti e alle loro famiglie.