“La giustificazione che certe prestazioni del Comune sono state ridotte per non toccare quelle essenziali è semplicemente politicamente, e umanamente, scandalosa”. Non ha peli sulla lingua, nel prendere posizione sull'argomento, Confedilizia Piacenza. Che aggiunge: “Proprio in questi giorni, neanche a farlo apposta, è sotto gli occhi di tutti noi piacentini lo scempio che il Comune fa dei soldi cavati ai contribuenti, gettandoli letteralmente fuori dalla finestra col fare lavori che non sono soltanto inutili ma sono soprattutto dannosi (quando oggi, nella situazione di fiscalismo comunale che caratterizza l'attuale momento storico, si dovrebbero fare non i lavori necessari ma solo quelli indispensabili). La considerazione – continua il comunicato dell'associazione di via Sant'Antonino – viene spontanea a chiunque si fermi ad osservare come il traffico di qualsiasi genere (pedonale, automobilistico ed anche ciclistico) sia stato – all'ingresso in città dal monumento a Sant'Antonino – complicato pur di potersi inventare di spendere denaro pubblico e ciò facendo una pista ciclabile unica in entrambi i sensi, costringendo le biciclette che vengono da fuori città ad un improvviso attraversamento sulle strisce per immettersi nella ciclabile: tant'è che molti tirano giustamente dritto per la via carrabile”. La Confedilizia (dopo aver sottolineato che si potrebbero fare anche tanti altri esempi, dai “biscotti” alle spaziose ciclabili di Viale Malta e ai birilli metallici di vario genere) così conclude: “È ora che i politici capiscano (e sono i cittadini a doverglielo far capire) che le loro parole al futuro, non incantano più nessuno: per il futuro c'è bisogno non di promesse varie, ma di una cosa sola, quella di diminuire le tasse. Al resto, penseranno la natura stessa dell'uomo e coloro che vivono, e mantengono figli e famiglie, col loro lavoro”. La Confedilizia – da ultimo – si chiede se l'assessore Bisotti sostiene che i privati, insieme alla proprietà dei rivi comunali sotterranei alla città (Della Cella, 1912), abbiano anche l'obbligo di pagare altresì la TARI per i rivi in parola.