Entra nel vivo l’attività del Consiglio camerale. Nella seduta di questa mattina sono stati compiuti passaggi significativi per l’attività dell’Ente.
Il Segretario Generale Alessandro Saguatti ha illustrato ai consiglieri i contenuti della programmazione pluriennale che era stata definita dal precedente Consiglio, mettendone in luce i principi fondanti ed i risultati già raggiunti. In particolare nel documento era stato dato grande risalto al ruolo giocato in economia dalle infrastrutture ed alla conseguente volontà per la Camera di commercio di dare stimoli concreti alla progettazione.
Per adempiere alla normativa vigente il Consiglio precedente aveva altresì formulato una previsione strategica anche per il 2016, collegata all’approvazione del bilancio preventivo.
Essa contiene quindi la declinazione in obiettivi delle attività programmate dall’Ente per il corrente anno, obiettivi che mirano al sostegno all’economia locale con interventi mirati a favore delle imprese, alla regolazione, trasparenza e tutela del mercato, alla semplificazione, snellimento e digitalizzazione dell’attività amministrativa, all’internazionalizzazione delle imprese ed ancora allo sviluppo dell’innovatività gestionale finalizzata a migliorare la qualità dei servizi erogati.
Per realizzare le attività previste le risorse a disposizione sono fortemente calate, in seguito alla riduzione del diritto annuale versato dalle imprese. La disponibilità per gli interventi economici da realizzarsi nel 2016 è arrivata a circa 683mila euro, somma nella quale sono ricomprese le quote associative (122mila euro) e lo stanziamento a favore delle imprese alluvionate. Vi è attualmente una disponibilità di circa 350mila euro che verranno gestiti attraverso due distinti avvisi pubblici, il primo che aprirà a giorni e avrà come scadenza il 15 giugno, il secondo a settembre. Gli avvisi definiranno nel dettaglio i soggetti che potranno presentare domanda di contributo, le finalità degli interventi finanziabili, i criteri di redazione della graduatoria dei progetti ammessi.
Il Segretario Generale ha altresì illustrato l’entità delle riserve economiche, accumulate nel corso delle gestioni precedenti, sul cui uso esistono però ferme raccomandazioni ministeriali, volte a far sì che vengano impiegate per interventi di rilievo ed importanza strategica per l’economia del territorio.
Diversi i consiglieri che sono intervenuti (Claudio Piva, Filippo Cella, Dario Costantini, Maurizio Molinelli) sul tema condividendo l’impostazione generale e sottolineando la necessità di far ritornare al sistema delle imprese le risorse ancora disponibili, selezionando bene i progetti da sostenere. Sentita e condivisa la possibilità che la Camera di commercio metta a disposizione delle imprese un servizio di accompagnamento all’impiego delle risorse europee.
E’ stato quindi approvato il bilancio d’esercizio sul quale pesa la riduzione dei proventi, sotto la spinta del taglio del diritto annuale avvenuta già a partire dal 2015. Rispetto al conto economico del 2014 l’ammontare del diritto annuale incassato si è ridotto di 1.981.499 euro, con una diminuzione pari al 34,93%. In leggero calo anche i proventi da servizi ma solo per il venire meno del contributo di sponsorizzazione da parte dell’istituto cassiere. Si sono parimenti fortemente decurtati anche gli oneri correnti (-22,76% rispetto al 2014). La contrazione più ampia ha riguardato gli interventi economici, che sono stati fortemente ridimensionati (-47,51% sul 2014). La Camera di commercio è riuscita nell’obiettivo di ridurre le spese di funzionamento ma esiste l’obbligo di versare parte i risparmi al bilancio dello Stato (circa 180mila euro).
Il disavanzo emergente è di 404.811 euro, con un netto miglioramento rispetto a quanto era stato calcolato in sede di aggiornamento del preventivo (-1milione e 200mila euro).
Positiva la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, anch’esso di fresca nomina. La presidente Lorenza Cardinali ha dato parere favorevole all’approvazione del bilancio richiamando a sua volta il doveroso rispetto dei criteri prudenziali nell’impiego delle risorse.
Essendo in discussione –da ultimo- anche la misura dell’indennità e dei gettoni di presenza degli amministratori, si è appresa la decisione del Presidente Alfredo Parietti di equiparare la propria indennità (25mila euro annui) a quella dei componenti la Giunta camerale (2.509 euro annui), il che consente di rispettare il tetto di spesa fissato dalle norme per l’erogazione dei gettoni di presenza anche in presenza di un componente in più nella Giunta camerale (passata da 5 a 6 componenti). Diversi in successione i consiglieri che hanno chiesto di rinunciare al proprio gettone di presenza.