Festa del 1 maggio con due cortei: sindacati e Si Cobas si dividono la città

Si avvicina il 1 maggio, Festa dei Lavoratori, e a Piacenza si preparano ben due cortei distinti: la mattina sfileranno i sindacati Cgil, Cisl, Uil, mentre dalle 16 partirà dai Giardini Margherita il corteo che vedrà uniti Si Cobas e il Network Antagonista guidato dal consigliere comunale Carlo Pallavicini.

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I sindacati confederali si ritroveranno alle 8,30 in via Caduti sul Lavoro dove renderanno omaggio all’omonimo monumento. Poi partenza alle 9 da Piazzale Genova con arrivo in piazza Cavalli. Lì si terrà il comizio del Segretario Aggiunto della Uil Emilia Francesco Bighi: “Occupazione, contrattazione e pensioni. Sono questi i temi che accompagneranno le celebrazioni del 1 maggio di quest’anno – spiega Bighi – i capitoli sui quali Cgil, Cisl e Uil vogliono aprire una trattativa.  Il 1 maggio di questo anno vuole essere un segnale positivo al Governo, come per dire ‘Noi ci siamo, apriamo una trattativa’. Ci sono contratti che devono ancora essere firmati come quello del settore dei Metalmeccanici, del Pubblico Impiego, Commercio: il Paese è ancora in crisi e se non si prendono provvedimenti concreti e radicali l’Italia non tornerà mai a crescere. Questi fronti ancora aperti sono la dimostrazione che la Festa del 1 Maggio è sì antica, ma non certo vecchia, anzi”.

Si Cobas e Nap, come detto, partiranno invece alle 16 dai Giardini Margherita. In questo caso le rivendicazioni sono affidate a un comunicato: “Il Si Cobas piacentino comunica che in data 1 maggio si svolgerà un corteo alternativo alla parata istituzionale mattutina, con partenza dai giardini margherita alle ore 16, organizzato dal sindacato insieme a Network Antagonista Piacentino e alla Palestra Popolare Teofilo Stevenson, realtà sportiva dilettantesca cittadina. Scopo del corteo è richiamare l'attenzione sui devastanti effetti nel mondo del lavoro dipendente portati dalle politiche del PD e in particolare dal jobs Act, ma anche condannare duramente la politica dei respingimenti dell'Italia e dell'Unione Europea che, attraverso accordi come quello con la Turchia di Erodgan, colpiscono la libertà di movimento delle persone e foraggiano regimi (come quello turco) implicati nella guerra di rapina che genera le ondate di profughi dallo scenario mediorientale. La tragedia del popolo curdo sarà quindi un tema al centro della giornata, così come la volontà di superamento dei tanti muri e fili spinati che stanno rinascendo in Europa e la rivendicazione di una più equa distribuzione della ricchezza fra i lavoratori nel nostro paese. In ultimo, intendiamo portare le ragioni delle vertenze avviate dagli operai Traconf (Piacenza) e Bormioli (Fidenza), che anche in queste ore stanno vedendo drammatiche evoluzioni (è di questa mattina la notizia del ferimento di un operaio Traconf davanti ai cancelli dell'azienda da parte di un camionista che tentava di forzare il blocco)”.