Dura poco la festa del Baby Brazil, squadra che Domenica ha vinto il girone A di Seconda Categoria e che quindi si è guadagnata sul campo l'accesso al prossimo campionato di Prima Categoria. A questo punto però la società solleva dei dubbi sulla possibile iscrizione al campionato superiore.
" Dovremo trovarci con il nostro gruppo di amici e dirigenti – spiega Manuel Botti, dirigente del Baby Brazil – per fare un attimo i conti, come abbiamo fatto l'anno scorso, perchè in questo momento le condizioni di cui abbiamo bisogno per fare un campionato di Prima Categoria e per sviluppare un settore giovanile di alto livello non ci sono."
Il dirigente a questo punto dirama il discorso in due ragionamenti: " il primo ragionamento da fare riguarda l'impianto sportivo di San Nicolò, che ha finito il suo ciclio anni fa; il comune è al corrente di questa cosa, ma non fa nulla per aiutarci a sistemarlo. Ad oggi noi abbiamo un solo campo in erba a disposizione e due campi in sintetico non più omologati e, non essendo omologati, non possiamo assicurarli per eventuali infortuni che possono verificarsi ai ragazzi del settore giovanile, ma anche a quelli della prima squadra o di chiunque venga a giocare sui nostri campi. La soluzione potrebbe essere quella di andare in affitto da altri comuni, anche perchè il comune di ROttofreno ci lascia in questa situazione, con un numero di tesserati altissimo, e invece concede al Rottofreno, che ha la metà dei nostri tesserati, un impianto sportivo nuovo di zecca appena costruito."
Alla fine di questo primo discorso il Botti ci tiene a chiarire che non ha niente contro la società del Rottofreno, sta solo spiegando in quale situazione si trova ora la squadra.
Il secondo ragionamento riguarda i costi di gestione della Prima Categoria: " se ci saranno gli sponsor e quindi i soldi per sostenere le varie spese (giocatori, gestione del campo, dirigenti, ecc..) ci iscriveremo, altrimenti penseremo a reiscriverci alla Seconda Categoria, perchè non c'è scritto da nessuna parte che bisogna giocare per forza in Prima, non c'è scritto da nessuna parte che per fare una attività sportiva bisogna andare in una categoria superiore, questo è il messaggio che vogliamo dare."