Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una ascoltatrice/lettrice piacentina sulla pericolosità delle piste ciclabili.
Sono una ragazza residente a Piacenza da qualche mese, abito in periferia e, sia per benessere personale che per amore per l'ambiente, ogni mattina mi reco al lavoro in bicicletta passando per via Emilia Parmense e per via Cristoforo Colombo. Non posso fare a meno di notare che, tutte le mattine, sono innumerevoli le macchine parcheggiate in divieto di sosta e di fermata, quando non addirittura sul marciapiede, costringendomi il più delle volte a camminare in mezzo alla carreggiata destinata alle macchine, rischiando quotidianamente la mia incolumità a causa della guida scellerata di diversi automobilisti, automobilisti che nemmeno rispettano le strisce pedonali, considerandole non più un diritto del pedone ma un inutile scarabocchio sull'asfalto. Apprezzo il fatto che in questa città esistano le piste ciclabili, che denotano una attenzione dell'amministrazione verso la libertà di chi vuole muoversi in bicicletta e una propensione a una maggiore salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica. Purtroppo però questa attenzione e questa propensione non riguardano minimamente il comune automobilista che, mettendo costantemente a rischio l'incolumità di ciclisti e pedoni, e mancando costantemente di rispetto per le norme stradali, perpetuano una evidente aggressione della cittadinanza, dimostrando come il comune senso civico abbia per loro un significato assai diverso da quello convenzionale. Non dimostrano alcun rispetto, pensando evidentemente che biciclette e pedoni non abbiano diritti, né acquisiti né da acquisire. La totale mancanza delle forze dell'ordine in questo senso non fa che confermare la supremazia dell'automobile aumentando il senso di potere di queste persone e quindi di legittimare la loro inciviltà e maleducazione. Chiedo quindi all'amministrazione comunale, in coerenza con la presenza delle piste ciclabili e per la salvaguardia dell'incolumità dei cittadini, una maggiore presenza delle forze dell'ordine nello svolgimento di una delle loro funzioni che è quella della moderazione del traffico, in modo che sia garantito l'utilizzo dei marciapiedi, delle ciclabili e degli attraversamenti pedonali per la funzione a loro preposti. Il corretto svolgimento di questa loro competenza, oltre che garantire l'ordine e la salute pubblica, renderebbe Piacenza, a tutti gli effetti, una città amica dell'ambiente, vale a dire una città nella quale sia garantita la libertà di scelta di muoversi in bici o a piedi, dove questi mezzi di trasporto, che non ingombrano, non consumano, non inquinano e non fanno rumore, possano circolare in modo sicuro e confortevole per tutti i cittadini.
Barbara Tamponi