Nessun episodio di corruzione. Su richiesta della stessa procura di Piacenza, il Tribunale ha archiviato le posizione dell’ex vicesindaco di Rottofreno Valerio Sartori e del farmacista di San Nicolò Giancarlo Guidotti scrivendo la parola fine su una vicenda giudiziaria che scosse tutto il comune. L’indagine, coordinata dal piemme Roberto Fontana ed eseguita dai carabinieri, era iniziata poco più di un anno fa e verteva su un presunto episodio di corruzione nella gestione della gara che vide assegnare la farmacia comunale nel 2008 e anche in quella attuale. Come detto, nel registro degli indagati finirono il vicesindaco Valerio Sartori e il farmacista. Ieri (6 aprile) il giudice Giuseppe Bersani ha archiviato il caso. Va ricordato che in seguito all’indagine Sartori si dimise dal ruolo di vicesindaco.
Soddisfazione da pare del sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani che ha affidato il suo pensiero al post su Facebook che segue:
TRECENTOSETTANTAQUATTRO GIORNI. Sono passati trecentosettantaquattro giorni da quel 26 marzo 2015 in cui il Comune di Rottofreno finiva travolto dalla bufera dell'indagine sull'assegnazione della nuova farmacia. Carabinieri in uniforme ovunque, fotografi sapientemente appostati davanti agli ingressi ben prima dell'inizio delle operazioni, il mostro sbattuto ripetutamente in prima pagina, il fango che travolge gli indagati e schizza su tutto e tutti. Sono stati trecentosettantaquattro giorni di indagini a tratti serrate, nei quali più volte mi sono personalmente occupato di portare alla Polizia Giudiziaria documenti, consegnare supporti informatici, aprire faldoni, ricostruire storie a volte ben precedenti il mio mandato amministrativo. Se per me sono stati trecentosettantaquattro giorni di complicazioni e fatica, nei quali la disponibilità a collaborare è stata talvolta messa a dura prova dall'accanimento di alcuni inquirenti, certamente sono stati trecentosettantaquattro giorni a tratti impossibili e certamente estremamente dolorosi per le famiglie degli indagati. La notizia, che forse notizia non farà in modo analogo allo scoppio del presunto scandalo, è che L'INDAGINE SULLA GARA DELLA FARMACIA DI SAN NICOLO' E' STATA ARCHIVIATA. Ma archiviata-archiviata, nel senso che gli inquirenti hanno accertato che non c'è stato alcun reato e neanche dubbio di un tentativo di commissione. E, credetemi, hanno guardato dappertutto, ogni documento, ogni mail, ogni hard disk dei computer, sentito decine di persone, analizzato metri cubi di archivi, intercettato telefonate (anche mie) ed effettuato intercettazioni ambientali (anche nel mio ufficio in municipio). Niente di niente, solo lo scandalo, le perquisizioni, le foto rubate, il dolore delle famiglie, il dubbio strisciante che spero verrà sanato dalla notizia che – ora è provato – il reato non c'è ne c'è mai stato neppure il tentativo di commetterlo. Del resto, in una gara gestita dalla Regione quale potere avrebbe avuto una amministrazione di provincia? Di fronte a oltre 3000 partecipanti, quale la capacità di "addomesticazione" dell'esito? Nessuno, ma veniva cercata a Rottofreno una gara i cui documenti erano a Bologna, si cercavano buste per offerte economiche in una gara per soli titoli, insomma un vero pasticcio.Un pasticcio, possiamo dirlo, anche della Regione, che a cinque anni dal suo inizio non ha ancora concluso l'iter per l'assegnazione della sede farmaceutica, paralizzata com'è da centinaia di ricorsi al TAR. Ma ora è finita, ed è finita con la patente di un accertamento di regolarità mai così accurato, il cui esito, spero, sarà da domani sotto gli occhi di tutti. Niente reati, niente clientelismi, tutto corretto, tutto finito. Ci tengo a fare alcuni ringraziamenti, riaffermando ora come allora che non ho mai temuto che emergessero fatti tali da integrare una fattispecie di reato della quale mi sarei ritenuto responsabile al di là di un mio coinvolgimento nell'indagine. Responsabile anche solo per non aver visto, in questo caso, ma ora è provato che non c'era nulla da vedere. Ringrazio Valerio Sartori per la dignità con la quale ha affrontato questo periodo, per il gesto di dimettersi a difesa del gruppo di cui fa parte, un gesto tanto corretto quanto ormai desueto. Ringrazio anche Giancarlo Guidotti, per avere sopportato in silenzio l'indagine sino al suo esito tanto positivo quanto scontato, per come la vedo io. In fondo anche lui è una vittima collaterale di questo gigantesco abbaglio. Mi associo per entrambi al dolore di questi trecentosettantaquattro giorni, perchè nessuno potrà mai ripagare la ferita dello scandalo che ha colpito non solo loro ma anche le loro famiglie. Ringrazio lo staff del Comune di Rottofreno a cominciare da Donatella Papa, ma anche ed in particolare Monica Buroni ed il segretario Laura Cassi. Loro, insieme ad altri, hanno fornito agli inquirenti una collaborazione costante, trasparente, serena e forte della consapevolezza di non avere alcunché da temere. Ringrazio il mio gruppo, capace di reggere all'urto con la solidità e la serenità che deriva dai nervi distesi. Spero che la notizia abbia un risalto sufficiente a compensare, per quanto compensabile, la visibilità di uno scandalo che nessuno cancellerà se non il buon senso e la comprensione di quello che, ora possiamo dirlo, è stato un clamoroso errore. Un errore che non sta nell'esistenza e nello svolgimento pressante di una indagine, quella è dovuta di fronte ad ogni segnalazione di un possibile reato e bene ha fatto la Magistratura ad avviarla ed a portarla avanti. Ringrazio anche la Magistratura, anche se non è così scontato. L'indagine è stata accuratissima e la capacità di riconoscere di aver preso un granchio, chiedendo una archiviazione tombale della notizia di reato, è anche in questo caso un gesto di grande consapevolezza e responsabilità. L'errore, semmai, sta nella spettacolarizzazione di una indagine ben prima dell'accertamento del fondamento della notizia di reato, sta nella cannibalizzazione della notizia, nella sua enfasi sproporzionata rispetto all'accertamento della verità, sta nella morbosità delle foto e delle domande volte a instillare il dubbio, da parte della stampa e non solo. Ieri come oggi, eravamo e siamo sereni. Non solo, ma il nostro modo di amministrare ci permetterà di essere sereni anche in futuro, se avremo l'onore di ottenere anche alle prossime elezioni la vostra fiducia, finalmente sgombra da ogni ombra.