Omicidio Gaia, prorogato di un mese l’arresto temporaneo del sospettato 23enne

E' stato prorogato di un mese l'arresto temporaneo del 23enne brasiliano incarcerato dalle autorità sudamericane perché sospettato dell'omicidio della piacentina Gaia Molinari, trovata morta il 26 dicembre del 2014, giorno di Santo Stefano, nei pressi di una delle splendide spiagge di Jericoacoara. Il dna del giovane, che aveva lavorato come receptionist in un hotel proprio di Jericoacoara, è risultato compatibile al 90% con le tracce biologiche trovare sul cadavere di Gaia, seviziata e picchiata prima di morire per soffocamento. Il restante 10% di incompatibilità precisa indica, secondo gli esperti, la possibilità che la materia organica in questione possa appartenere a un parente del giovane arrestato. Sul quale, peraltro, grava una prova ritenuta rilevante dalla polizia e cioè un video nel quale lo stesso giovane è ripreso insieme a una ragazza identificata come Gaia Molinari. E ciò benché la famiglia dell'arrestato neghi fortemente: la ragazza sarebbe americana. Lo rivela il quotidiano Diaro do Nordeste che da quel tragico giorno sta seguendo passo per passo l'inchiesta, complicatissima, sul delitto di Santo Stefano. 

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