Ottocentotrenta chilometri, in quattordici tappe, in due settimane. E’ questo il primo traguardo che Pietro Scidurlo con la sua hand-bike e i suoi compagni di viaggio senza automezzi di supporto si apprestano a raggiungere pedalando lungo la Via Francigena, per fare una fotografia della situazione attuale vista attraverso gli occhi di una persona con esigenze speciali.
Un progetto che non poteva trovare cornice migliore dell’anno del Giubileo della Misericordia e nell’Anno dei Cammini annunciato dal ministro Franceschini, per rendere uno degli itinerari storici più importanti d’Europa un vero e proprio cammino dell’accoglienza aperto a tutti. L’iniziativa è promossa dai parlamentari dell’Intergruppo “Via Francigena” che faranno un po’ da sostenitori e un po’ da testimonial nei vari territori attraversati dal cammino di Free Wheels.
Il cammino di Pietro Scidurlo, fondatore di Free Wheels, partirà da Somma Lombardo lunedì 28 marzo e farà tappa a Pavia, Piacenza (29 marzo), Medesano (Pr), Berceto (Pr), Aulla (Ms), Pietrasanta (Lu), Lucca, Gambassi (Fi), Siena, San Quirico (Si), Acquapendente (Vt), Viterbo, Formello (Rm), per concludersi a Roma domenica 10 aprile.
Sei i parlamentari che faranno la staffetta sul territorio:
Chiara Scuvera per la provincia di Pavia,
Marco Bergonzi per Piacenza,
Raffaella Mariani per Lucca,
Susanna Cenni per Siena,
Alessandra Terrosi per Viterbo,
Stella Bianchi per Roma.
LA TAPPA PIACENTINA
“La via Francigena rappresenta l'occasione dell'incontro, con se stessi, con l'altro, con la natura, con la storia dei paesi e delle comunità. L'arrivo dei camminatori a Piacenza – sottolineano i rappresentanti delle istituzioni locali – previsto per martedì 29 marzo intorno alle 15,00, ci invita come amministratori e politici ad accogliere questi peregrini, a rendere loro quell'ospitalità che nei secoli ha da sempre caratterizzato i viaggi, non senza pericoli di ladri e furfanti, purtroppo, anche in altre epoche”.
Dopo una breve sosta in albergo, l’ospitalità piacentina prevede:
– alle 16.30 visita alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi
– alle 18.00 saluto delle autorità nell’aula consiliare del Municipio
– alle 18.20, incontro con i cittadini all’auditorium Sant'Ilario
– cena
“Siamo particolarmente lieti di promuovere l’iniziativa di FreeWheels”, spiega Stella Bianchi, “perché crediamo che i cammini, e la Via Francigena prima fra tutti, siano un’occasione di sviluppo per il Paese. Sono questi turismi di cui ha bisogno l’Italia, sostenibili per l’ambiente, aperti e accessibili a tutti, inclusivi. La crescita economica e culturale del nostro paese passa anche da qui, attraverso lo sviluppo di strutture ricettive adeguate e la mappatura dei percorsi. L’Italia diventerà più ricca e non solo in termini economici se saprà accogliere quanti vogliono fare un’esperienza sui cammini storici, come forma di turismo consapevole e occasione di sviluppo anche per i nostri splendidi borghi storici, anche quelli ancora lontani dal turismo di massa. Un valore che aumenta quanto più i cammini sono davvero aperti a tutti, occasione per ognuno di bellezza e di esperienza e crescita personale”.
Forte dell’esperienza già condotta con la guida “Santiago per tutti” di Terre di Mezzo Editore, studiata per rendere il Cammino di Santiago di Compostela accessibile a tutti, Pietro Scidurlo con la sua associazione Free Wheels studierà il percorso della Francigena – un cammino che secondo le stime dell’Associazione Europea Vie Francigena nel 2015 è stato percorso da oltre 40 mila persone per più giorni con oltre 350 mila pernottamenti – per suggerire valide soluzioni, anche tecnologiche, alle varie difficoltà: dagli ostacoli lungo il tracciato, alle strutture ricettive, dalle esigenze fisiche a quelle alimentari più adatte a camminatori “speciali”. L’intento, infatti, è pensare a un cammino aperto e accessibile davvero a tutte le persone con esigenze speciali come i disabili motori, sensoriali o cognitivi, a persone soggette a dialisi o che fanno più fatica nel trasporto del peso, celiaci, diabetici gravi, persone che si muovono con figli in tenera età o animali al seguito.
“Vorrei una Francigena più attenta, consapevole e critica in cui tutte le persone, indistintamente dal modo di muoversi possano viverla”, spiega Pietro Scidurlo. “Mi piacerebbe che in Italia, come succede in Spagna, si facilitasse l’apertura di accoglienze lungo gli itinerari culturali per tutti coloro che scelgono di visitare il Belpaese alla scoperta di quella storia in cui i nostri cammini sono immersi, di quella cultura, di quegli usi e costumi di un’Italia che forse non si conosce ancora del tutto o almeno non nei suoi aspetti più autentici.”