Innovazione delle aziende agricole, la Regione stanzia 23 milioni di euro

 Aziende agricole più moderne ed efficienti, dunque più competitive sui mercati. Parte il primo bando del Psr 2014-2020 destinato a sostenere gli investimenti delle aziende agricole dell’Emilia-Romagna. A disposizione ci sono risorse per 23,5 milioni di euro. Le domande potranno essere presentate dal 15 aprile al 15 luglio 2016.

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L’obiettivo di fondo del provvedimento è sostenere l’innovazione in azienda, migliorare i processi produttivi, ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni, migliorare la qualità dei prodotti. Dunque: sostenere tutte quelle azioni che possono in ultima analisi, aumentare la capacità delle imprese di stare sul mercato e la redditività aziendale.

Potranno essere finanziati  la costruzione o ristrutturazione di immobili produttivi, gli interventi di miglioramento fondiario; l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti di  lavorazione e trasformazione dei prodotti. Ma anche: gli investimenti per avviare la vendita diretta, così come l’acquisizione di programmi informatici, brevetti, licenze.

Condizioni più vantaggiose per giovani agricoltori e aziende di montagna. Priorità anche per bio, agricoltura integrata, Dop e Igp,  riduzione del consumo di suolo e dell’impatto ambientale

Il bando è  rivolto a tutte le aziende agricole con sede in Emilia-Romagna, sia in forma singola che associata, ad esempio in forma cooperativa. I contributi saranno in conto capitale e saranno  del 50% della spesa ammissibile in caso di  giovani agricoltori, aziende agricole di montagna o operanti comunque in zone con particolari vincoli ambientali; del 40% in tutti gli altri casi. 

Anche questo bando dunque conferma l’impostazione del Psr 2014-2020 che ha messo al centro il ricambio generazionale e fatto dell’agricoltura di montagna una priorità trasversale.

La spesa ammissibile è calcolata in base alla dimensione aziendale e va da un minimo di 20 mila euro a un massimo di 3,5 milioni di euro. Nel caso di aziende che operano in aree con vincoli naturali o altri vincoli specifici la spesa minima ammissibile scende a 10 mila euro.

Ogni azienda potrà presentare un piano di investimento e gli interventi dovranno essere realizzati di norma entro 12 mesi. La graduatoria verrà resa pubblica entro la fine del mese di novembre.

Tra i criteri di priorità individuati dal bando: gli interventi dedicati all’agricoltura biologica, integrata, ai prodotti Dop e Igp  o destinati a migliorare  la sicurezza  sul lavoro e ad aumentare l’occupazione. Punteggi aggiuntivi anche ai progetti con valenza ambientale (dalla bioedilizia, all’efficientamento energetico), compresi quelli che portano ad una riduzione del consumo di suolo agricolo.

I settori: dall’ortofrutta al vivaismo

Per la prima volta è stata prevista la ripartizione delle risorse a disposizione  per settori produttivi: oltre 5,7 milioni di euro per l’ortofrutta; quasi 5,1 milioni per  il lattiero-caseario; 4,9 per il cerealicolo, colture industriali, foraggere e le sementi; 2,6 per il comparto avicolo e le uova; 2,3 per le carni suine;1,4 per il vitivinicolo; oltre 960 mila euro per le carni bovine e oltre 550 mila euro per ovicaprini, miele, olio, aceto e vivaismo.

Il bando relativo all’operazione 4.1.01 del Psr 2014-2020 è stato pubblicato sul Bur della Regione Emilia-Romagna il 17 marzo. Le domande vanno presentate attraverso il sistema informativo di Agrea, l’Agenzia  regionale per le erogazioni in agricoltura.

Info: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020