Expo 2015, spesi 1 milione e 350mila euro: “Piacenza ha imparato a fare rete”

"L'Expo 2015 vuole essere un inizio per continuare a mettere in campo azioni di promozione del nostro territorio". Con queste parole il sindaco Paolo Dosi ha introdotto il bilancio delle attività messe in campo a Piazzetta Piacenza, lo spazio dedicato alla nostra provincia che ha fatto da vetrina alla manifestazione mondiale milanese. "Abbiamo imparato a lavorare insieme tra enti, organizzazioni, associazioni e soggetti privati. Ora che abbiamo imparato a fare rete e abbiamo stretto relazioni importanti dobbiamo continuare a lavorare insieme". Aspetto che viene sottoscritto da Angelo Manfredini, presidente di Piacenza Expo e rappresentante dell'ats Piacenza per Expo 2015, agenzia di scopo nata per accompagnare Piacenza attraverso i sei mesi della manifestazione milanese. Altro tema è la collocazione della zolla che ha rappresentato il nostro territorio: "Tra le ipotesi che si sono fatte largo la possibilità di lasciarla a Milano adibita a infopoint di Piacenza, una sorta di vetrina permanente della nostra provincia" ha detto Manfredini che però tiene a specificare: "Ancora di certo non c'è nulla, a giorni discuteremo il bilancio dell'agenzia di scopo e valuteremo anche i fondi a disposizione. Anche perché ricollocare la zolla a Piacenza, magari davanti a palazzo dell'agricoltura come si è già suggerito, comporta delle spese".

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“La nostra città ha sfruttato al meglio questa opportunità, partecipando attivamente alla manifestazione e cogliendo l’occasione per mettere in mostra le sue eccellenze agroalimentari e – più in generale – il suo potenziale artistico e culturale. Tutto questo esposto in un suo spazio, creato e gestito con efficacia grazie alle sinergie fra diversi soggetti e vivaci realtà locali. Piacenza e le sue parti si sono mosse per tempo: risale a due anni, all’ottobre 2013, la costituzione dell’Associazione temporanea di scopo (ATS Piacenza) dedicata a realizzare l’intenzione di partecipare adeguatamente all’evento. Ad essa diedero vita le Istituzioni, le Organizzazioni economiche e le Associazioni di categoria rappresentative della Comunità economica e sociale della nostra provincia” sottolineano gli addetti ai lavori, Dosi e Manfredini in primis.

 

PIAZZETTA PIACENZA ALL’EXPO 2015

Il Comune di Piacenza, insieme agli altri soggetti componenti del Consiglio di indirizzo (Amministrazione provinciale, Camera di Commercio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Piacenza Expo, Politecnico di Milano – polo territoriale di Piacenza, e Università Cattolica del Sacro Cuore) ha individuato le iniziative prioritarie, esaminato e valutato i contributi e le proposte che poi sarebbero state raccolte nel corposo programma di “Piacenza per Expo” e, poi, una volta assunte le scelte, ha monitorato l’evoluzione ed il concretizzarsi delle varie attività. A fianco del Consiglio di Indirizzo, sono stati creati e resi operativi sei tavoli tematici – Tavolo della formazione/community scientifiche; Tavolo della cultura/turismo/mobilità/ricettività; Tavolo social: sport / giovani / centro storico; Tavolo imprese ed Internazionalizzazione; Tavolo della comunicazione; Tavolo del pomodoro – composti e frequentati da esperti di settore, e dedicati alla raccolta e alla sintesi dei diversi progetti, con lo scopo di individuare le iniziative più idonee per valorizzare il territorio e le sue potenzialità.

Complessivamente il Comune di Piacenza ha speso 474.906,51 euro a cui si aggiungono 875.433 finanziati da altri enti o sponsor. In totale il “sistema Piacenza” ha speso per Expo 2015 1.350.339,51 euro.

Le attività comunali afferenti al Progetto Piacenza per Expo sono state avviate già dai primi mesi del 2013 e si sono protratte fino al gennaio 2016. Si è così concepita e realizzata “Piazzetta Piacenza”, con la Grande Zolla, realizzata all’esterno con pannelli contenenti terreno prelevato dalle vallate piacentine e con un interno che rappresenta le sfaccettature della piacentinità. Questo spazio – vetrina collocato all’interno di Expo, frutto di una selezione fra vari progetti elaborati da una squadra di cinquanta creativi, ha avuto una localizzazione ottimale, limitrofo al Padiglione Italia e all’Albero della Vita, istallazione simbolo di questa Esposizione Universale. Una “piazza” di 78 metri quadri, che nel corso dei sei mesi di vita di Expo ha fatto conoscere al vasto pubblico dell’Expo Piacenza e le sue eccellenze. Le iniziative, mai banali, ospitate da questo palcoscenico, hanno costantemente animato la piazzetta, promuovendo efficacemente le capacità innovative e imprenditoriali degli startupper piacentini. Qui sono state esposte tante idee d’impresa, attraverso videoriprese, utilizzando gli strumenti comunicativi più idonei allo scopo. Un’opportunità che ha coinvolto moltissime realtà sul territorio in una serie di eventi che si sono svolti anche al di fuori della sede espositiva vera e propria.

In città si è allestito e reso operativo un Infopoint presso la stazione ferroviaria, dedicato alle attività di accoglienza e alla distribuzione di materiale informativo per far conoscere meglio le nostre eccellenze a chi si serve del treno. Si è aperto un nuovo punto di informazione e accoglienza turistica con materiale informativo e depliant turistici in nuova veste, gadget e souvenir, nuove postazioni multimediali e l’utilizzo di una nuova app per gli smartphone per la consultazione delle informazioni. E’ stata creata e coinvolta una squadra di volontari, alcuni impegnati nel progetto Attiviamoci per Piacenza, che hanno efficacemente presidiato i luoghi della cultura e gli sportelli turistici. L’Expo è stata l’occasione per sviluppare sinergie sia all’interno del nostro territorio che con altre aree; la creazione e gestione di una piattaforma digitale di offerta turistica e business – Experience Piacenza – ha consentito di promuovere la città a livello nazionale e internazionale, aumentandone la visibilità e la conseguente attrattività.

In città, poi, si sono susseguiti vari eventi di richiamo: da “Piacenza in quota” ossia la visita panoramica della città, con percorso in quota alla base del cono del campanile della Cattedrale, dalla terrazza dell'Osservatorio Astronomico del Collegio Alberoni e percorso virtuale degli affreschi della cupola di Santa Maria di Campagna, a “un’opera al mese”: la terza domenica di ogni mese, un'opera delle collezioni civiche relativa alla rappresentazione del cibo, è stata presentata e commentata da un personaggio della società piacentina. Ne è uscito un interessante itinerario, un percorso dipanato alla scoperta dei tre principali Musei piacentini sulle tracce di tre capolavori della storia dell'arte italiana: Il quattrocentesco “Tondo” di Botticelli, il quasi contemporaneo Ecce Homo di Antonello da Messina e l’Ecce Puer di Medardo Rosso. Poi, ancora, l’ottava edizione del Festival del Diritto sul "Futuro", i Venerdì piacentini, la prima edizione di un festival interamente dedicato all'oro rosso piacentino, il pomodoro, in tutte le sue declinazioni.